Treni e navi, nuovo stop riesplode l’allarme roghi
Tra inchieste, emergenza e nuove barricate l’incubo rifiuti torna ad aleggiare su Napoli. La nave per la Sardegna carica di rifiuti napoletani è stata bloccata in rada nel porto di Cagliari per «motivi di ordine pubblico». Presidio al porto degli indipendentisti sardi. Lo stop ha fatto bloccare un’altra nave diretta in Sardegna. Vale a dire che la monnezza di Napoli, circa 2000 tonnellate, galleggia dentro 62 camion a largo di Cagliari. C’è poi lo stop ai treni per la Germania, quelli diretti in Sassonia. I tedeschi vogliono nuove garanzie sulla qualità dei rifiuti che devono bruciare prima di dare il via libera alle importazioni. Dal commissariato per l’emergenza rifiuti riguardo a questa vicenda chiariscono: «I treni in Sassonia non vanno perché si tratta della naturale conclusione del contratto, stiamo scaricando in altre località, tra cui Amburgo». Al di là dei distinguo sul rallentamento oggettivo del ciclo di smaltimento pesa l’effetto dell’inchiesta che ha portato all’arresto di 25 funzionari e dirigenti del commissariato per l’emergenza e della Fibe. Nessuno vuole più i rifiuti della città perché non ci sono più certezze sulla carta di identità della spazzatura napoletana. La bufera giudiziaria ha frenato i tedeschi. Tra gli indagati spiccano i vertici della Ecolog, la società che, fino a due settimane fa, ha trasportato via treno migliaia di tonnellate di spazzatura campana in Germania. Da chiarire anche le procedure seguite dai tedeschi per verificare l’effettivo contenuto delle «ecoballe». Di qui la decisione delle autorità della Sassonia di interrompere i trasporti di spazzatura campana verso la Germania. Una portavoce del ministero regionale dell’Ambiente ieri ha fatto sapere che la Sassonia «non prenderà altra spazzatura». Qualche dubbio comincia a insinuarsi anche nelle autorità di Amburgo, vedremo nelle prossime ore cosa accadrà. Un allarme crescente, che ieri ha travolto pure gli impianti campani: agli arresti i dirigenti. Nei Cdr si sono vissute ore di caos il cui effetto è stato il rallentamento dei lavori di smaltimento. Il sindaco Iervolino fa il punto della situazione: «Ho parlato con Bertolaso e De Gennaro, proprio il commissario mi diceva che aveva immediatamente ricostituito tutti i vertici del commissariato. Speriamo non ci sia nessun ritardo. Certo, avevo qualche preoccupazione per lo sversamento dei rifiuti e invece l’Asia non ha avuto particolari difficoltà finora». La Iervolino si è soffermata sulla vicenda di Chiaiano. «Aver aperto un colloquio con la gente da parte del commissariato e le porte ai tecnici - ha detto - è stata la decisione più giusta e equilibrata e quella che dovrebbe garantire il non ripetersi degli scontri». Le avvisaglie di una nuova impennata della crisi ieri comunque c’erano tutte: 78 i roghi in città.