Roghi di cassonetti cresce l’allarme diossina

20 aprile 2011
Fonte: Il Mattino

«Bruciare la spazzatura in strada è un atto criminale, perciò ai napoletani chiedo di smetterla di dar fuoco ai cassonetti»: il capo del dipartimento prevenzione della Asl, Giuseppina Amispergh, cerca di bloccare l’emergenza roghi. Un’impresa disperata visto che nelle ultime due settimane ci sono stati tra i trenta e i quaranta incendi di rifiuti ogni notte. Dalle 24 di lunedì alle 12 di ieri, dunque nell'arco di dodici ore, i vigili del fuoco hanno spento 41 falò di rifiuti nelle strade di Napoli. Particolarmente critica la situazione nella zona Flegrea, dove i cittadini hanno dato alle fiamme ai cumuli della spazzatura giacenti da giorni nelle strade. I vigili sono intervenuti con le autobotti a Pianura. Ma il fuoco ha creato problemi anche al Vomero e a Poggioreale. Gesti folli. Basti pensare che secondo Antonio Buonomo, consigliere di amministrazione di Partenope Ambiente (la società che gestisce il termovalorizzatore di Acerra), le emissioni prodotte dall’incendio di un cassonetto sono superiori a quelle emesse da un inceneritore in un anno. Spiega Giuseppina Amispergh: «Mentre la spazzatura in strada provoca ”solo” insetti e ratti che noi possiamo combattere, i roghi causano esalazioni tossiche contro le quali non c’è nessuna difesa».

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