Pasqua con i rifiuti, corsa contro il tempo per i siti
Corsa contro il tempo per garantire una Pasqua senza rifiuti in strada. Ieri fino al tardo pomeriggio a Napoli era stata raccolta la produzione giornaliera, in serata è stato centrato l’obiettivo di portare agli impianti mille e quattrocento tonnellate. Ciononostante a terra anche oggi ci saranno un po’ meno di duemila tonnellate. Da oggi dovrebbe scattare il piano messo a punto dal direttore della Sapna, Giovanni Perillo in accordo con il presidente dell’Asia, Claudio Cicatiello: allo stir di Giugliano dovrebbe finire esclusivamente la spazzatura di Napoli che dovrebbe sversarvi tra le ottocento e le novecento tonnellate. Quattrocento dovrebbero andare a Caivano, trecento a Santa Maria e centocinquanta a Chiaiano. In totale più di mille e settecento tonnellate con un recupero giornaliero di circa quattrocento tonnellate. Se tutto funzionasse alla perfezione la città dovrebbe essere pulita entro sabato. Il sindaco Rosa Iervolino appare fiduciosa: «Faremo l’impossibile - dice - per ripulire la città dai rifiuti prima di Pasqua» . E l’amministrazione sta lavorando per aprire i tre siti di trasferenza previsti in città. «Stiamo aspettando il parere del ministero dell’Ambiente e della Regione, ma l’ordine è di accelerare il più possibile ogni procedura - ha detto il sindaco - ci sono possibilità che Napoli sia pulita a Pasqua, noi faremo il possibile per raggiungere il traguardo». Il Comune ha anche deciso di requisire la vasca che si trova nell’area del depuratore di Napoli est e che potrebbe essere utilizzata in tempi brevissimi. Ma la situazione non è facile: l’impianto di Acerra continua a viaggiare su due linee, la terza è ferma per un intervento di manutenzione straordinaria, ma la A2A, la società che gestisce l’impianto, spera di poter terminare l’intervento entro la settimana. Intanto la frazione secca che ingombra gli stir viene imballata e depositata sui piazzali. Per liberare Caivano dalla frazione umida si conta, invece, sul contratto con la ditta «Vincenzo D’Angelo» di Alcamo che dovrebbe prendere circa cento tonnellate al giorno. Il contratto dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni e i viaggi verso la Sicilia dovrebbero cominciare dopo Pasqua. La Fut uscirà dall’impianto con il codice dei rifiuti speciali e non avrà quindi bisogno di alcuna autorizzazione regionale. La D’Angelo è autorizzata a lavorare rifiuti solidi urbani e rifiuti pericolosi e non pericolosi. Si tratta della stessa impresa che ha smaltito al prezzo di 193 euro più Iva la frazione umida di Giugliano e Tufino trasportata dalla Adiletta ad Alcamo e finita nelle discariche messinesi. I trasferimenti di spazzatura dovrebbero essere pagati dalla protezione civile o dalla Sapna (la questione resta ancora aperta) in assenza di gara solo un privato può infatti sottoscrivere un impegno di questo genere. I rifiuti di Caivano una volta arrivati ad Alcamo saranno ulteriormente lavorati: si toglierà tutto quello che è possibile riciclare e il resto finirà in discarica. Questo per il momento: infatti la Markab, che doveva portare i rifiuti in Spagna, non esclude, dopo il no del governo andaluso, di chiudere nuovi contratti con il Nord Europa. Alcuni sarebbero in dirittura di arrivo anche se le trattative continuano a svolgersi in un clima di estrema riservatezza: il possibile arrivo di rifiuti made in Naples ha provocato finora proteste in tutte le località di destinazione.