Acerra a rilento, fermi gli stir: rischio Pasqua tra i rifiuti
Si cerca una soluzione tampone
Un summit per assicurare una città pulita è stato convocato per stamattina dal direttore tecnico della Sapna, Giovanni Perillo. Si cercheranno soluzioni tampone per evitare una Pasqua, e una campagna elettorale, tra i rifiuti. Ieri, infatti, lo stir di Giugliano si è fermato e anche quello di Tufino è andato a rilento perché il termovalorizzatore di Acerra non era più in grado di far entrare la frazione secca: oggi in strada ci saranno diverse centinaia di tonnellate di rifiuti in più. E già ieri i cassonetti del centro traboccavano. La raccolta era stata rafforzata, infatti, nelle periferie e sopratutto a Pianura e Fuorigrotta. Venerdì sera a via Cintia gli abitanti avevano protestato rovesciando i cassonetti e bloccando il traffico. Nella notte tra venerdì e sabato, poi, a Chiaiano erano state portate solo 120 tonnellate a Giugliano 165 a Caivano 535 a Santa Maria Capua Vetere 220 a Tufino 95. In tutto 1138 tonnellate, un po’ meno della spazzatura prodotta in giornata. E l’Asìa torna a lanciare l’allarme. «Le previsioni sono fosche – dice il presidente, Claudio Cicatiello -. Se non ci sarà un intervento da parte di chi ha le responsabilità, il problema dei rifiuti in strada a Napoli e in provincia è destinato solo a peggiorare». In occasione delle feste, infatti, aumenta sensibilmente la produzione dei rifiuti in città e nella provincia. Sotto accusa, secondo Cicatiello, l’indisponibilità degli impianti Stir che, a causa dei magazzini pieni, «non accettano i carichi d’immondizia». Le strade del centro storico di Napoli e molte arterie della provincia risultano costellate di cumuli di immondizia: «Se non possiamo sversare, i rifiuti rimangono stipati nei nostri mezzi e, quindi, non è possibile riprendere l’attività di raccolta», sottolinea il presidente di Asìa. I dirigenti della partecipata del Comune sono al momento impegnati, insieme con l’amministrazione comunale, nella realizzazione dei siti di trasferenza, decisi dal sindaco Iervolino, in due aree individuate in via S. Maria del Pianto e in via Gianturco. Inoltre il Comune ha dato il via alla requisizione della vasca del depuratore di Napoli est dove un sito di trasferenza potrebbe essere aperto in tempi brevi. Ma si tratta sempre di palliativi. «La situazione si sbloccherà - assicura Cicatiello - solo quando verranno liberati gli Stir dalle frazioni organiche stoccate. Fino ad allora la sofferenza per i cittadini di Napoli e provincia continuerà». E ancora: «Asìa ha ripetutamente chiesto questo sblocco, con particolare riferimento allo Stir di Caivano, inspiegabilmente tenuto chiuso per circa due mesi». L’azienda e il Comune di Napoli hanno più volte chiesto che la A2A lavorasse nei propri impianti di Brescia almeno le quattromila tonnellate stabilizzate.