La grande paura del baianese «Siamo noi i più vicini a Napoli»

Il principio di solidarietà e l'emendamento regionale
"Scelte gravi calate dall'alto"
16 aprile 2011 - Bianca Bianco
Fonte: Il Mattino Avellino

Quel principio di solidarietà contenuto nel contestatissimo principio Salvatore, il subemendamento che la Regione deve approvare e che di fatto sprovincializza la gestione rifiuti, fa tremare l’Irpinia. Ma ancor di più il Baianese e l’area nolana cui morfologicamente è più vicina. Il motivo è semplice, ed è stato spiegato bene ieri sera durante il terzo ciclo di incontri del Pd sull’emergenza rifiuti (il primo fu a Sperone, il secondo a Nola). «Questo principio - ha dichiarato l’ex consigliere di opposizione Stefano Napolitano - prevede che siano le aree di prossimità, cioè quelle più vicine alle zone in sofferenza, a prestare aiuto. La zona in sofferenza è la provincia di Napoli, l’aria di prossimità siamo noi della Bassa Irpinia e dell’Agro nolano». Partendo da ciò, si è impostata un discussione, moderata dal coordinatore cittadino del Pd, Franco Scotto, sui rischi di ospitare una discarica nel Nolano, sull’ingiustizia nei confronti di popolazioni storicamente avvezze alla differenziata, dunque virtuose, e sulla inadeguatezza del Piano rifiuti adottato dalla Provincia di Avellino. Scotto ha rimarcato l’aspetto politico: «Manca un coordinamento tra politica e cittadini. C’è stato come un black out, che rende scelte così gravi calate dall’alto, senza consultare le popolazioni. Per questo i cittadini devono fare parte attiva». I cittadini del Baianese prima di tutto. Non sono mancate stoccate alla gestione della vicenda da parte dei rappresentanti irpini in Regione. «Dobbiamo tenere gli occhi aperti sull’operato dei consiglieri irpini», ha ribadito Napolitano, cui ha fatto eco il sindaco di Mugnano, Nicola Bianco: «Politicamente l’Irpinia non contava e non conta. E questo oggi anche per colpa dei rappresentanti dell’Udc, partito formato da politici che prima difendevano l’Irpinia e ora permettono queste scelte per mero tornaconto personale. L’Udc mira a spezzare il bipolarismo, ma così facendo non fa che penalizzare la nostra terra. Un plauso va invece a chi, come Antonia Ruggiero, si mette contro il proprio partito pur di difendere la provincia di Avellino». Bianco ha poi stigmatizzato il piano rifiuti provinciale, definendolo incompleto e gravoso per i piccoli Comuni. Facendosi portavoce delle istanze del Baianese ha affermato: «Con questo progetto dovremo giocoforza aumentare la tarsu, con conseguente aumento dell’evasione. A conti fatti, chi pagherà queste scelte? La nostra risposta a queste problematiche può essere solo aumentare il già virtuoso livello di differenziata». Tornando al pericolo discarica, la vicenda è in una fase interlocutoria. Il Mandamento non è fuori dai giochi, come qualcuno potrebbe pensare, non solo per il citato principio di solidarietà, ma anche per la concreta possibilità che l’invaso che dovrebbe ospitare il cosiddetto biostabilizzato finisca in una cava a pochi chilometri dai comuni di Avella e Baiano, addirittura al confine con Sperone, come ha illustrato il sindaco di Visciano Domenico Montanaro, componente dell’Unità di crisi contro la discarica. Un rischio che, hanno sottolineato i presenti, non sta ancora mobilitando l’opinione pubblica. Una mobilitazione cui stanno sopperendo le associazioni nolane, presenti anche ieri sera durante il dibattito.

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