Pustarza pronta a riaprire, in arrivo materiale dallo Stir
Savignano. Riapre da oggi per alcuni giorni Pustarza, ma solo per ricevere un quantitativo di materiale proveniente dallo Stir di Pianodardine. C'è la necessità di smaltire almeno una parte di rifiuti trattati e accumulatisi in queste due settimane e precisamente da quando l'impianto di Savignano, passando dall'Ibi alla diretta gestione di Irpiniambiente, è rimasto chiuso per motivi tecnici e organizzativi. Se non si libera in parte lo Stir, diventa difficile utilizzare adeguatamente l'impianto per i prossimi giorni. Ad ogni modo la fase del passaggio di consegne per la gestione di Pustarza è sostanzialmente conclusa. A partire dalla fine della prossima settimana, anche se con un piccolo ritardo, lo sversatoio dovrebbe tornare alla sua originaria e completa funzione. Sono stati risolti, infatti, quasi tutti i problemi relativi all'impianto di depurazione, alla gestione del percolato e alla cattura del biogas; come pure non ci dovrebbero essere ostacoli al passaggio del personale( nove unità) dall'Ibi a Irpiniambiente. Il nuovo gestore ha anche definito il programma per i nuovi abbancamenti e per la ripresa dei lavori alla quarta vasca, la cui utilizzazione diventerà una necessità tra qualche mese. La terza vasca è, infatti, quasi al limite. Manca, insomma, solo qualche verifica. Secondo il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, la sospensione dei conferimenti si è rivelata utile anche per mettere a punto una nuova metodologia di attivazione dei controlli. «Continuiamo a fare il nostro dovere - precisa - nel rispetto del protocollo sottoscritto con l'amministrazione provinciale e Irpiniambiente. I nostri tecnici sono stati in discarica anche durante questo periodo. E come se non bastasse abbiamo concordato con il nuovo gestore controlli ancora più rigorosi. Restiamo, ovviamente, anche in attesa di una relazione dell'Arpac che ci tranquillizi su un monitoraggio che avrebbe evidenziato problemi di inquinamento delle acque e dei terreni adiacenti la discarica. Come pure continuano le indagini avviate da Biogem per le conseguenze che la presenza della discarica provoca sugli animali e nell'ambiente. Questa riapertura, dunque, serve solo per liberare foss da Pianodardine».