L'allarme del Pd: è camorra dietro ilcaos rifiuti
«Chi si aspetta da parte mia risposte alle provocazioni che in questi giorni sono state indirizzate nei confronti del Pd rimarrà deluso». Ha esordito così il senatore Enzo De Luca, durante la conferenza stampa indetta a via Tagliamento per esprimere la posizione della dirigenza del partito e dei livelli istituzionali democratici sulla crisi rifiuti e sui provvedimenti assunti in materia di rifiuti dalla maggioranza di centrodestra della Regione. All’appuntamento, alla vigilia della seduta del consiglio provinciale di oggi in cui si discuterà dell’informativa del presidente Cosimo Sibilia, erano presenti il segretario provinciale Caterina Lengua, il consigliere regionale Rosa D’Amelio, il capogruppo alla Provincia, Alberta De Simone, e il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso. «È necessario - ha proseguito De Luca - recuperare il senso di responsabilità in una vicenda che non viene valutata con la dovuta attenzione. Non si può ignorare il rischio concreto di una presenza invasiva della malavita organizzata in questo settore». De Luca non ha comunque risparmiato critiche al centrodestra: «Hanno fatto ben tre campagne elettorali utilizzando il tema dei rifiuti, proclamando sempre la fine dell’emergenza che non c’è stata». Il senatore ha rivendicato l’attivismo del Pd sul tema, ricordando che un emendamento proposto proprio dall’esponente irpino è stato recepito dall’ultimo decreto del governo. «L’uso delle cave abbandonate e dismesse può essere una soluzione, perché Caldoro non applica la norma? C’è qualche problema che non conosciamo? Lo chiedo da vicepresidente della commissione parlamentare sulle ecomafie. Il mio richiamo è rivolto anche alle Procure della Repubblica». Sul rischio di una nuova discarica Irpinia, De Luca ha lanciato un allarme. «Attenzione - ha dichiarato - lo scenario che abbiamo di fronte è che qui giungano i rifiuti anche di altre regioni italiane che sono in difficoltà. Sarà una megadiscarica, la più grande d’Europa». Caterina Lengua, invece, ha presentato il documento elaborato dal partito. «La nostra è una valutazione politica - ha affermato - che cerca di sottrarsi alla logica della contrapposizione tra territori. L’Irpinia non ha mai negato la solidarietà al resto della Campania, ma non è possibile né stravolgere così l’impianto di una legge che prevede la provincializzazione della gestione dei rifiuti, né essere vaghi sui tempi e sulle modalità dell’intervento». Una stoccata il segretario provinciale del Pd l’ha riservata all’Udc: «Non si può avere un doppio atteggiamento a Napoli e ad Avellino. I tentativi di giustificare il passo indietro in Regione sono stati inutili». Nel documento viene confermata la preoccupazione sulle politiche messe in campo dalla giunta Caldoro. «Il governo regionale - si legge nel testo - si è dimostrato assolutamente inadeguato a pensare, redigere e attuare un piano, ordinario ed efficiente, dei rifiuti. Lo sbandierato patto programmatico Udc-Pdl, dietro il quale mal si cela un’incredibile sete di gestione, ha prima cinicamente speculato sulla drammaticità della crisi dei rifiuti che aggrediva la comunità campana e successivamente, chiamato alla prova dei fatti, si risveglia dai deliri berlusconiani, si accorge che la Campania continua a soffocare nell’immondizia e proclama nuovamente l’emergenza, mettendo in discussione quanto in precedenza avevano deciso lo stesso esecutivo regionale ed il governo nazionale». Anche D’Amelio ha espresso un duro giudizio sulla giunta Caldoro e sulla maggioranza che lo sostiene: «Non c’è una idea delle istituzioni, con l’uso degli emendamenti si introducono improprie modifiche alla norma, dettate solo da interessi particolari, il cui peso ricade sulla gente perbene dell’Irpinia». Oggi a Roma il gruppo parlamentare del Pd valuterà i provvedimenti da adottare sul caso campano.