«Penalizzate le aree interne per favorire Napoli»
Una riunione d’urgenza della Giunta Provinciale per ribadire la netta contrarietà alla delibera del Consiglio Regionale che per risolvere l’emergenza rifiuti a Napoli consente di utilizzare i siti delle altre province. L’esecutivo di Rocca dei Rettori ha espresso la propria ferma contrarietà a quanto approvato in sede di Consiglio Regionale in merito al superamento delle competenze demandate alle Province sui piani d’ambito per i rifiuti. La Provincia di Benevento è pronta a dimostrare in qualsiasi contesto come non sia possibile «per fondate e comprovate ragioni oggettive» aprire discariche regionali sul territorio sannita. Nella delibera viene anche ribadito che la provincia «si riserva di difendere in ogni sede e con tutti i mezzi possibili il proprio territorio rispetto a progetti o piani che individuassero discariche regionali da collocarsi in esso». Nel corso della riunione è stato espresso apprezzamento per il voto contrario espresso dai consiglieri regionale Sandra Lonardo e Del Basso De Caro. Proprio quest’ultimo è ritornato sulla vicenda con una conferenza stampa nella quale ha affermato che «la provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti è ormai superata; il peggio dell’emergenza rifiuti napoletana continuerà a riversarsi in particolare sulle province di Benevento ed Avellino; interessi di potere hanno di fatto, per l’ennesima volta, penalizzato gli interessi della Campania interna». «Si è trattato di una pura e semplice difesa degli interessi di Napoli e della sua Provincia - ha detto de Caro - una difesa di cui sono stati paladini i veri pilastri politici della Giunta regionale: Cesaro, presidente della Provincia di Napoli e Cosentino. A nulla – ha ricordato De Caro – sono valse le richieste di conoscere tempi e quantitativi di questi nuovi sforamenti di rifiuti vero le aree interne. Le crisi di Napoli sono state ancora una volta scaricate sulle aree interne: a giorni discuteremo concretamente del piano presentato il 15 marzo. Si tratterà, anche questa volta di evitare altre beffe come quella che si preannuncia di costruire nell’area di Formicoso, a Vallata in provincia di Avellino, la più grande discarica d’Europa che potrebbe essere anche al servizio del Lazio e di Roma». Quindi i dati sulla differenziata. «La delibera arriva mentre la raccolta differenziata, che risolverebbe gran parte dei problemi, viaggia sul 50% nel Sannio, su cifre similari in Irpinia, al 70% a Salerno. Il tutto mentre 55 comuni, tutti ricadenti in Provincia di Napoli, tra cui il capoluogo, andrebbero sciolti e commissariati, in forza di legge, non avendo raggiunto la quota minima di differenziata, il 35%». «Si è trattato, ha proseguito De Caro, anche di una brutta pagina per partiti ed esponenti della maggioranza: in particolare per l’Udc»