De Mita all'attacco: così abbiamo difeso l'Irpinia

"L'emendamento migliora la legge. O Sibilla ha sbagliato a votarla la prima volta o sbaglia ora"
14 aprile 2011 - Gerardo De Fabrizio
Fonte: Il Mattino Avellino

l rischio di una maxi discarica sul Formicoso per ora è stato evitato. Per ora. Sì, perché l’emergenza rifiuti rimane e la strozzatura è a Napoli, dove la differenziata si fa male e in alcune zone è del tutto scomparsa. Non è sufficiente un emendamento per uscire dall’emergenza, è indispensabile che il Comune di Napoli inizi a prendersi le proprie responsabilità. «Il rischio potenziale di una discarica esiste come la morte. - spiega Ciriaco De Mita nell’incontro organizzato dall’Udc provinciale ieri mattina nella sede di galleria Ercolino - Ma è altrettanto vero che il medico bravo si adopera per mantenere in vita il paziente». E per tenere in vita il paziente, secondo l’Unione di Centro, è stato necessario votare l’emendamento che, come affermato sia dal vicepresidente della Regione, Giuseppe De Mita, che dal consigliere Pietro Foglia, «non ha aggiunto nulla di nuovo» all’accordo di Palazzo Chigi del 4 gennaio, ma che annullando di fatto il primo emendamento proposto dal consigliere Gennaro Salvatore «è stata un’intelligente forma di collaborazione che ha provveduto a salvare il principio della provincializzazione dei rifiuti garantendo il criterio della prossimità». Questo però, se da una parte, dovrebbe proteggere l’Alta Irpinia dagli sversamenti futuri sul Formicoso, dall’altra potrebbe riaprire il fronte rifiuti sul versante nolano a metà strada tra Avellino e Napoli. Nella sede provinciale c’erano anche il vicepresidente della Provincia, Vincenzo Sirignano, gli assessori Maurizio Petracca e Giuseppe Solimene e la coordinatrice provinciale Enza Ambrosone: tutti riuniti intorno ad un tavolo per lanciare un messaggio forte di coesione, dopo il voto unitario a Palazzo Caracciolo che criticava la delibera regionale. Ciriaco De Mita attacca l’opposizione in consiglio provinciale, accusandola di strumentalizzare le minacciate dimissioni di Sirignano da vicepresidente della giunta: «Anche la stupidità ha una ragione. L’obiettivo dell’opposizione è quello di colpire Sirignano per indebolire la maggioranza in Provincia e, non riuscendoci sul piano politico, usano questi mezzi». Il rischio di una crisi in Provincia non è paventato, ma Ciriaco De Mita non nasconde la sua «incredulità» dovuta all’atteggiamento «singolare» del presidente Sibilia che non ha compreso lo spirito della norma approvata. «L’emendamento - sottolinea il leader di Nusco - migliora la legge già votata in Senato. Questo vuol dire che o il senatore Sibilia ha sbagliato a votarla la prima volta o ha sbagliato adesso». L’emendamento approvato a Palazzo Santa Lucia anche con il voto non determinante dell’Udc, come spiega Giuseppe De Mita, «cancella di fatto il precedente emendamento in cui scomparivano i riferimenti agli ambiti provinciali e venivano affidati super poteri al governatore in caso di non autosufficienza di una Provincia». «Con questo nuovo emendamento - prosegue il vicepresidente della Regione - Caldoro ha voluto canonizzare la provincializzazione che non deve però essere rigida e ingessata». L’attuale emendamento dovrebbe coniugare, si legge nella nota del coordinamento provinciale Udc, «l’esigenza di salvaguardare i territori» capaci di essere «autonomi nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti», ma nello stesso tempo di soccorrere le aree che, per vari motivi «non ultimi quelli di inadempienza sul fronte della raccolta differenziata», si trovano in difficoltà. Poco importa se dal 4 gennaio a oggi siano passati più di 100 giorni e, per uscire dall’emergenza rifiuti, si sia riusciti solo a migliorare una legge parlamentare già approvata. «Una mia opinione sulla Regione è che non funziona - conclude Ciriaco De Mita - ma come uscire dalla crisi, come si è visto, lo decidiamo noi».

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