Palazzo Caracciolo, ora si incrina l'asse Pdl-Udc

Sirignano verso l'addio, Sibilla: obrobrio in Regione. E Basso: sviluppo in cambio di spazzatura
13 aprile 2011 - fl.co.
Fonte: Il Mattino Avellino

Una giornata convulsa, quella di ieri, e la vicenda rifiuti, con la svolta imposta dal Consiglio Regionale della Campania, rischia di creare fratture nella maggioranza di centrodestra alla Provincia. Ieri sera s’è diffusa la voce di imminenti dimissioni del vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, il centrista Vincenzo Sirignano, che non avrebbe gradito il voto unanime del Consiglio Provinciale (e dunque anche del gruppo Udc), rispetto al provvedimento del Consiglio regionale in tema di provincializzazione fortemente voluto dal vicepresidente Giuseppe De Mita. Se ne saprà in più stamane, alle 11.30, alla conferenza stampa indetta da Ciriaco De Mita, Giuseppe De Mita e Pietro Foglia presso la sede del partito. Intanto rimane ferma la posizione del presidente di Palazzo Caracciolo, Cosimo Sibilia. Lo sdegno del presidente è più che mai vivo: «Napoli rivendica il ruolo di città della cultura e dell'arte mentre l'Irpinia viene adibita a discarica dei suoi rifiuti. Le soluzioni vanno trovate in altro modo». I suoi strali sono indirizzati tanto alla giunta Caldoro, rea di aver promosso il provvedimento, quanto ai consiglieri regionali irpini che hanno appoggiato il subemendamento Sallvatore. Tra questi, il vice presidente regionale, Giuseppe De Mita, solo pochi mesi fa numero due di Palazzo Caracciolo. «In questo momento la Regione ci è nemica - accusa Sibilia. Nonostante questo, c'è addirittura chi vorrebbe far passare l'obbrobrio avvenuto in consiglio regionale per un fatto favorevole alla provincializzazione». Il presidente della Provincia ribadisce la sua posizione: «Credo in quel principio e sarò irremovibile. Nessuna strada sarà tralasciata». E contestualmente un appello alla forze politiche e sociali irpine: «C'è bisogno dell'appoggio di tutti. Personalmente andrò fino in fondo, perchè sono convinto della bontà delle mie posizioni». L'ennesimo sfogo del leader di Palazzo Caracciolo è avvenuto nel corso del convegno sulle politiche industriali promosso dalla Uil irpina, presso la Camera di Commercio. L'appello di cui si è fatto portavoce è stato recepito prontamente dal senatore Enzo De Luca, il quale tuttavia ha operato un importante distinguo. In particolare, l'esponente del Pd ha posto in evidenza l'inconciliabilità tra le posizioni assunte da Sibilia in Irpinia, come presidente della Provincia, e l'appartenenza alla maggioranza di governo guidata da Berlusconi, in veste di senatore. De Luca ha condannato senza mezzi termini l'operato del centrodestra, tanto a Napoli, quanto a Roma, in tema di rifiuti. «È ora di smetterla con la logica immorale in base alla quale la colpa è genericamente della politica». Quindi, ribadita l'opportunità di utilizzare le oltre 1100 cave abbandonate dislocate sul territorio campano per tamponate l'emergenze esplosa nel napoletano, il senatore del Pd ha lanciato il suo guanto di sfida al presidente della Provincia. «Stimo Sibilia e so che sta facendo sforzi notevoli - ha premesso. Tuttavia, se non si trova bene nel governo Berlusconi deve dimettersi». Pragmatico, dopo «la brutta notizia giunta da Napoli», l'approccio di Sabino Basso, presidente provinciale di Confindustria: «Se davvero dobbiamo accogliere la spazzatura del napoletano - propone - cerchiamo almeno di ottenere un utilizzo della risorsa tale da realizzare crescita ed occupazione e di barattare la penalizzazione per l'Irpinia con l'impegno della Regione a finanziare lo sviluppo». Solidarietà al presidente Sibilia «per evitare l'ennesimo scippo del territorio» è stata manifestata anche dal segretario generale della Uil irpina, Franco De Feo: «La scelta del consiglio regionale - afferma - è assolutamente vergognosa, così come è sciagurata la rottura avvenuta tra i consiglieri irpini. Saremo al fianco delle istituzioni locali - conclude - con tutta la forza del sindacato».

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