Ariano e Savignano, sindaci mobilitati «Siamo pronti di nuovo alle barricate»
Ciasullo: "Assurdo pensare di ampliare ancora Pustarza"
Savignano e Ariano intendono fare fronte unito per contrastare i nuovi indirizzi della Regione in materia di emergenza rifiuti. Nel momento in cui si dovrebbe pensare solo a mettere in sicurezza Difesa Grande e a gestire sapientemente l'impianto di Pustarza, che ha ormai una capienza limitata (un residuo della terza vasca e l'intera quarta vasca, ancora da completare), c'è chi immagina di continuare a fare riferimento solo a questo territorio per risolvere i problemi, che in altre province non si riesce in alcun modo a gestire. Ma sia il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, che quello di Ariano, Antonio Mainiero, non intendono restare a guardare. «Ho chiesto - spiega Ciasullo - all'assessore regionale Romano un incontro urgente. C'è bisogno di precisare subito quali sono le ragioni che sconsigliano non solo un eventuale ampliamento della discarica di Pustarza e di non accettare conferimenti da altre province, se non per le quote di solidarietà, ma anche per ricordare le criticità esistenti attualmente nell'impianto, di cui nessuno sembra volersi fare carico. Invito i sindaci del comprensorio e la classe politica locale a fare fronte unito. Non si può parlare di emergenza rifiuti sempre negli stessi termini da anni. Cambiano le classi dirigenti alla Regione, ma alla fine le soluzioni prospettate sembrano essere sempre le stesse, che sono ovviamente penalizzanti per le aree interne. Noi riteniamo che la posizione assunta dalla Provincia sia giusta». Secondo Ciasullo, c'è un elemento nuovo che preoccupa in questo contesto. «Recentemente sono state anticipate - precisa - i risultati di analisi effettuate dall'Arpac sulla discarica di Pustarza e su Difesa Grande. A tutt'oggi non ho ricevuto alcuna rassicurazione sull'inquinamento ambientale. Non credo che si possa immaginare di ampliare Pustarza. Ci opporremo in tutte le sedi e occasioni. Non c'è un'emergenza rifiuti sancita per legge, non si può derogare dalle attuali disposizioni legislative». Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Ariano, Mainiero. «È davvero incomprensibile - spiega - quello che sta accadendo. Mi sarei augurato che dalla Regione ci fosse giunta una comunicazione sui i tempi e i modi di messa in sicurezza e bonifica della discarica di Difesa Grande. Così come mi sarei augurato che ci fosse stato detto chiaramente che dopo la quarta vasca non ci sarebbe più possibilità di utilizzare Pustarza. Ed, invece, si parla di ben altro, di annullamento del criterio della provincializzazione del ciclo dei rifiuti e addirittura di possibile ampliamento degli impianti esistenti. In teoria anche di Difesa Grande. Non possiamo restare indifferenti. Probabilmente si va verso una nuova mobilitazione popolare. Ho già convocato la giunta e conto di coinvolgere sulla questione tutto il consiglio comunale a i comuni limitrofi». Anche il consigliere regionale Ettore Zecchino si dice convinto della necessità di non far gravare sul territorio della Valle del Cervaro la nuova emergenza rifiuti del Napoletano. «È una vera incongruenza - sostiene - immaginare di ampliare Pustarza. Dopo le ultime notizie in merito ad analisi effettuate dall'Arpac nell'impianto e nella vicina area di Difesa Grande, come si fa ad immaginare un'intensificazione dei conferimenti in questo impianto? Pustarza ha già dato solidarietà al resto della Regione. Ha accolto in altre occasioni anche fino a 1200 tonnellate di rifiuti al giorno. Adesso però non si può andare oltre».