Nonno, sui manifesti con l’elmetto: «Ho difeso Pianura»

Il consigliere in campagna elettorale
E' sotto processo per gli scontri sulla riapertura della discarica
13 aprile 2011 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

Campagna elettorale di Nonno Sui manifesti elettorali ha scelto di farsi ritrarre con l’elmetto, in ricordo della battaglia combattuta contro la riapertura della discarica di Pianura. Marco Nonno è ancora sotto processo per gli scontri avvenuti nel gennaio del 2008, che gli sono costati tredici mesi agli arresti domiciliari, ma nel frattempo si candida al consiglio comunale. L’ex esponente di An è già in campagna elettorale. Il suo quartiere è tappezzato di manifesti con una foto significativa: Nonno, con elmetto e mani alzate, è al centro di un muro contro muro tra forze dell’ordine e ribelli in una delle drammatiche giornate di tre anni fa, quando la città era invasa dai rifiuti e le istituzioni non riuscivano a trovare una soluzione alla crisi. Una delle ipotesi era di rimettere in funzione la discarica di Pianura ma le rivolte la spazzarono via. «In realtà quello che avevo in testa era un casco da motociclista a forma di elmetto americano - rivela - e le mani alzate indicavano le mie intenzioni pacifiche. Non ho partecipato agli scontri, eppure sono rimasto prigioniero in casa per tredici mesi. Io, che ho un regolare porto d’armi e sono iscritto da vent’anni all’Associazione nazionale carabinieri. In tribunale, però, mi sto difendendo con le unghie e con i denti». L’accusa è di concorso in devastazione: «Stento a crederci. L’ultima volta un reato del genere venne contestato ad Enrico Berlinguer, nel 1948». Perché l’elmetto? «Quando arrivai in consiglio comunale feci approvare all’unanimità un ordine del giorno, votato anche dal sindaco, per prevenire la riapertura della discarica - racconta - In quell’occasione dissi che avrei fatto le barricate se la promessa non fosse stata mantenuta». Nonno difende fino in fondo la scelta di scendere in strada: «Come ho scritto nel manifesto, sono in prima linea, al fianco dei cittadini, per proteggere il territorio. Le ultime notizie sullo sversatoio dimostrano che avevamo ragione: per anni Pianura ha inghiottito terribili veleni». Nonno aprirà la sua campagna elettorale il 22 aprile con un gesto simbolico: «Nella sala Giorgio Nugnes di via Verdi presenterò il mio libro, una sorta di diario dei giorni della rivolta, che ha in copertina la stessa immagine del manifesto. L’ho scritto mentre ero ai domiciliari e ho scelto di pubblicarlo solo dopo essere stato sentito in tribunale. Lì c’è tutta la verità».

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