Sibilia pronto a dare battaglia «Non ci saranno altre discariche»

Oggi l'attesa informativa e in contemporanea a Napoli si riunisce il consiglio regionale
11 aprile 2011 - m.l.
Fonte: Il Mattino Avellino

È il giorno del consiglio provinciale dedicato alla questione rifiuti. Appuntamento a Palazzo Caracciolo alle 15. In cima all’ordine del giorno della seduta c’è l’informativa del presidente Cosimo Sibilia. Una relazione che, fino a qualche giorno fa, rientrava nell’ordinarietà dell’attività politico-amministrativa dell’ente di piazza Libertà. Ora, invece, la discussione sul tema dell’immondizia nel parlamentino si carica di significato, in considerazione del tentativo trasversale - che va dal centrodestra al centrosinistra nel consiglio regionale - di voler modificare la legge che impone la provincializzazione del ciclo dei rifiuti. E ciò per aiutare Napoli ad uscire dall’ennesima emergenza, senza che le istituzioni - ai vari livelli e senza distinzioni partitiche - si siano impegnate ad individuare altre soluzioni. Sibilia è stato chiaro: «Nessuno si sogni di aprire in Irpinia un’altra discarica. Non lo permetteremo». Insomma, il presidente è pronto a proseguire la linea dura contro la Regione se si dovesse verificare l’ipotesi di andare verso la sprovincializzazione della gestione del ciclo. Praticamente in contemporanea con la seduta del parlamentino di Palazzo Caracciolo si terrà quella al consiglio campano, nel corso della quale potrebbe di nuovo essere presentato il sub-emendamento proposto dal consigliere Gennaro Salvatore. Ma non è da escludere che l’iniziativa venga stoppata, per poi individuare un solco diverso lungo il quale muoversi di concerto con gli enti locali, al fine di evitare stravolgimenti della legge attuale e di supportare Napoli nella fase di crisi. Di questo hanno parlato nei giorni scorsi sia il governatore Stefano Caldoro che l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Di fronte a una richiesta ulteriore di solidarietà la Provincia sarebbe disponibile a discutere, ma a patti e condizioni. In ogni caso c’è allarme. Nella sua informativa al consiglio provinciale, Sibilia dovrebbe sottolineare proprio quanto l’Irpinia finora ha concesso in termini di quote di rifiuti provenienti dalle altre realtà. La Provincia di Avellino, infatti, ha garantito un’interpretazione solidale del principio dell’autosufficienza provinciale, consentendo nell’anno 2010 alla province di Napoli e Salerno di conferire circa il 50% dei rifiuti complessivamente abbancati nella discarica di Savignano Irpino (58mila tonnellate sulle complessive 113mila conferite). Ancora: il numero uno di Palazzo Caracciolo è intenzionato a ricordare gli accordi sottoscritti a Palazzo Chigi il 4 gennaio scorso, con i quali l’Irpinia ha assicurato ulteriore sostegno alla provincia di Napoli. Un’intesa rispettata dall’amministrazione di piazza Libertà, a differenza di altre istituzioni regionali e tale accordo Sibilia pretende che si rispetti. Oltre a questi argomenti, il presidente di Palazzo Caracciolo dovrebbe ripercorrere anche le tappe che hanno portato all’inizio dell’attività della società «IrpiniAmbiente» e dell’assunzione di tutti i lavoratori del comparto, senza mobilità e senza licenziamenti, nonostante il rischio iniziale di esuberi. Alla vigilia dell’appuntamento di oggi, il gruppo del Pd s’è detto disposto a sostenere Sibilia se dovesse continuare la linea dura nei confronti della Regione, a condizione che vengano sottolineato le responsabilità del centrodestra in questa emergenza. Stesso discorso per l’Italia dei Valori: il capogruppo Antonio Volpe non ha nascosto la propria intenzione di fare corpo unico con la maggioranza per difendere il territorio irpino dagli assalti della provincia di Napoli.

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