Mazza: dobbiamo difendere l’Irpinia dai rifiuti

Il capogruppo di Sd alla Provincia è perentorio: «Non accetteremo mai la spazzatura napoletana»
29 maggio 2008 - Barbara Ciarcia

Un cumulo di rifiuti in città Mentre il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, invita i sindaci campani a superare ogni forma di localismo per fronteggiare seriamente l'emergenza rifiuti gli amministratori irpini si mobilitano in nome della difesa ad oltranza del territorio. E il capogruppo di Sd a Palazzo Caracciolo, Franco Mazza, pur rispettando l'appello del Presidente della Repubblica ha scelto, come altri consiglieri provinciali, di stare dalla parte di chi è consapevole che l'Irpinia non può diventare una mega pattumiera regionale. «Napolitano fa bene a parlare così - ha esordito Mazza - ma la battaglia che stiamo conducendo investe il futuro della terra in cui viviamo. Non è giusto che la nostra provincia debba farsi carico della spazzatura prodotta a Napoli dopo che l’Irpinia, con Difesa Grande e Pustarza ha inghiottito tonnellate di spazzatura provenienti da tutta la Regione. Non è possibile che a pagare siano sempre le realtà più deboli». Non a caso Franco Mazza è tra i fondatori di un'associazione, già battezzata «Dio salvi la verde Irpinia», che punta alla tutela e quindi alla promozione del patrimonio naturalistico, idrico e paesaggistico provinciali, e alla rimozione di tutto quanto è sporcizia. Al corteo organizzato sabato prossimo hanno aderito finora sessanta comuni, diverse associazioni ambientaliste, tutte le sigle sindacali e numerose scuole. Ancora una volta Mazza è in prima linea: è infatti tra i promotori della grande manifestazione unitaria che partirà da Borgo Ferrovia e arriverà fino al Cdr di Pianodardine. Insieme ai consiglieri provinciali, nonchè capigruppo, Domenico Ranaudo per i Comunisti Italiani e Pasqualino Di Fabrizio per i Verdi è impegnato nella raccolta delle adesioni di altre amministrazioni locali all'appuntamento di sabato. «Sono fiducioso. Avremo una folta partecipazione, che andrà al di là delle nostre previsioni - dice Mazza- perchè la gente è sensibile. C’è compatezza tra le popolazioni e una maggiore consapevolezza che solo uniti si riuscirà a raggiungere lo scopo. La comunità irpina è stanca di subire i giochi decisi da altri, e da Napoli soprattutto. Si rischia un'aggressione incivile, una militarizzazione, e non si può rimanere indifferenti». L'emergenza rifiuti è una questione di salute pubblica da tutelare ad ogni costo. «Preoccupante è il silenzio delle istituzioni - continua Mazza - Dove sono, e con chi sono le alte cariche istituzionali irpine? Il timore è che si continui a tramare alle spalle, e a giocare sulla pelle dei cittadini inermi. È per questo, e per la popolazione dell'Irpinia intera, che sabato in marcia ci saranno migliaia di persone». Le sigle ambientaliste che prenderanno parte alla manifestazione chiedono l’immediata attivazione della raccolta differenziata ritenuta necessaria, vantaggiosa, risolutiva e non impone la realizzazione di tante discariche.

 

Powered by PhPeace 2.6.4