Discariche, si accelera su Nola domani vertice con il commissario
Chiaiano «a regime», e intanto si avvicina l'intesa per un sito nel Nolano. Negli uffici della Provincia freme il lavoro sui rifiuti in vista del vertice di domani, che vedrà il presidente Luigi Cesaro e il nuovo commissario regionale Annunziato Vardè alle prese con la mappatura delle Discariche e degli impianti del territorio napoletano, ancora in difficoltà sullo smaltimento della produzione quotidiana. Ieri la situazione è migliorata, con Napoli città che ha conferito nei vari siti 1375 tonnellate di spazzatura, ed ora le istituzioni hanno l'obiettivo di esaurire le giacenze nel giro di una settimana. Oggi, invece, si cercherà di migliorare le condizioni delle strade della provincia, in particolare quelle di Pozzuoli e Quarto. Al momento è risultato fondamentale il ruolo degli impianti di trattamento intermedio, alias gli Stir di Giugliano, Caivano e Santa Maria Capua Vetere, ma la «tregua» vera e propria sarà possibile solo con il contributo delle discariche. In tal senso decisivo risulta il ritorno in funzione dell'invaso di Chiaiano che, dopo le ultime verifiche tecniche effettuate dalla Sapna (la società della Provincia), può adesso accogliere, fino ad esaurimento, circa 600 tonnellate al giorno. Una buona notizia per il capoluogo, e intanto si accelerano i tempi anche per trovare soluzioni per gli altri comuni. Su questo, se nel Vesuviano resta la disponibilità residuale del sito di Terzigno, valida per 18 paesi, nel Nolano si avvicina la scelta di un nuovo impianto, da allestire in una cava dismessa nei pressi dello Stir di Tufino. «Domani si farà il punto con il nuovo commmissario nominato per l'individuazione dei siti in provincia - spiegano dagli uffici di Cesaro - e si getteranno le basi per alcune decisioni. Rispetto al Nolano, invece, resta il protocollo di intesa che a breve dovrebbe essere sottoscritto dai sindaci del territorio». Un'intesa che ci sarà solo alla base di un progetto che al sito di smaltimento unisca la biostabilizzazione dei rifiuti conferiti e una serie di lavori di riqualificazione del territorio. Se Napoli resta l'area più critica, nelle altre province la situazione varia da luogo a luogo. In Sannio la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte è ancora ferma per una serie di eventi franosi, mentre va meglio in Irpinia, dove il sito di Savignano è tornato a funzionare con l'ingresso del nuovo gestore. Oggi, intanto, riunione del consiglio regionale: avanti tutta con il piano di «sprovincializzazione».