Caldo e rifiuti scoppia la rivolta a Fuorigrotta
E nella notte esplode la rabbia a Pianura
Nel «Monnezza day», il giorno in cui comitati ed esponenti della società civile sfilano pacificamente per le vie del centro per ribadire il loro no a discariche e inceneritori, riesplode la rabbia dei residenti dei quartieri della città in cui da giorni non vengono rimossi i rifiuti. Dopo l’episodio di Agnano, giovedì scorso, quando un gruppo di persone ha disseminato la spazzatura sulla strada, bloccando l’uscita della Tangenziale, ieri si è vissuta un’altra mattinata di tensione a Fuorigrotta, in via Gabriele Rossetti, traversa di via Leopardi, a pochi metri dal mercato rionale di via Metastasio: qui, intorno alle 8.30, gli abitanti della zona hanno capovolto i cassonetti e gettato i rifiuti per strada, paralizzando il traffico, per protestare contro la mancata rimozione dei sacchetti, che, denunciano i residenti, non avviene da due settimane. «Siamo esasperati - spiegano - le nostre abitazioni e i nostri negozi sono invasi da puzza, blatte e ratti. Il caldo sta facendo fermentare la monnezza e noi non ne possiamo più». Sul posto è intervenuto un automezzo dell’Asìa, che è riuscito però a rimuovere solo parte della spazzatura che invadeva la carreggiata, rimasta a lungo chiusa alla circolazione. I vigili urbani sono stati costretti a deviare il traffico lungo vie alternative. Altre proteste con cassonetti rovesciati e blocchi stradali sono scoppiate più tardi in via Nuova Casoria, vicino all’aeroporto di Capodichino, e in via San Josè Maria Escrivà, a Pianura. In entrambi i casi per riportare la calma c’è stato bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine. E in tarda serata, ancora rabbia e ancora sacchetti in strada in via Montagna spaccata, a Pianura. Intanto lungo le strade di Napoli la situazione rifiuti resta stazionaria: la giacenza, informa il Comune, è di circa 1.700 tonnellate, con i quartieri periferici ancora in grande difficoltà. È in queste aree in particolare che si concentra l’azione degli operatori dell’Asìa, che ieri hanno effettuato interventi straordinari nel rione San Michele, al confine tra San Pietro a Patierno e Poggioreale, e in via Montagna spaccata. Nella notte tra venerdì e sabato ha riaperto la discarica di Chiaiano, nella quale sono state sversate circa 600 tonnellate di immondizia. Giovanni Perillo, direttore tecnico della Sapna, l’azienda che gestisce il sito al confine tra Napoli e Marano, spiega che le analisi effettuate nei giorni scorsi a Chiaiano sono «entro i limiti previsti dalla legge». «Sono state ultimate le opere relative agli argini - aggiunge Perillo - ed effettuati i prelievi per le campionature di laboratorio relative alla permeabilità dei terreni, che hanno dato esito positivo. È stato effettuato il collaudo degli argini».