Braccio di ferro tra i cosmarini e «IrpiniAmbiente»

8 aprile 2011 - l.s.
Fonte: Il Mattino Avellino

Non c’è pace per il comparto rifiuti. È prevista per questa mattina - nei pressi di Palazzo Caracciolo - una manifestazione dei cosmarini aderenti al Sindacato azzurro. I lavoratori degli ex consorzi di bacino - oggi in fase di liquidazione - scendono in piazza ad Avellino dopo la denuncia presentata alla Procura della Repubblica nei confronti del commissario liquidatore dei Cosmari Av1 e Av2 e dell’amministrazione della società IrpiniAmbiente, e dopo la mobilitazione davanti la sede della Regione a Napoli. La battaglia avviata dal Sindacato azzurro nasce dalla mancata condivisione delle modalità di subentro e di acquisizione del personale del nuovo soggetto di gestione. Il contrasto tra le parti prosegue senza esclusione di colpi. Con un telegramma inviato a ogni lavoratore - che «non ha iniziato l’attività alle dipendenze della nuova società provinciale» - l’amministratore unico di «IrpiniAmbiente» Francesco Russo informa che «le concediamo cinque giorni per fornire le opportune motivazioni circa l’assenza ingiustificata dal lavoro dallo scorso primo aprile». Secondo Russo, i cosmarini sono stati «regolarmente assunti dalla società provinciale e assorbiti senza soluzione di continuità rispetto al precedente datore di lavoro». Già pronta «la risposta cautelare relativa alla contestazione disciplinare». I cosmarini confermano che - dal primo aprile - hanno «aderito e partecipato alle iniziative di lotta, a difesa dei diritti dei lavoratori dei consorzi di smaltimento Av1 e Av2 indette dal sindacato azzurro». Gli addetti ribadiscono di essere in assemblea permanente e contestano le modalità di subentro e di acquisizione del personale messe in atto di «IrpiniAmbiente». Dal Sindacato azzurro arriva anche una comunicazione che rischia quanto meno di mischiare le carte in tavola. «Con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 25 marzo - spiega il portavoce Vincenzo Guidotti - sono stati prorogati al prossimo 31 dicembre una serie di provvedimenti contenuti nel decreto legge 195 del 2009, convertito nella legge 26 del 2010. Tra questi, oltre alla proroga della riscossione della Tarsu ai Comuni, vi è anche quella del comma che dice «le sole attività di raccolta, di spazzamento e di trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata continuano ad essere gestite secondo le attuali modalità e forme procedimentali dai Comuni e quindi attraverso i consorzi di bacino». Ma i problemi non si esauriscono nella controversia con il Sindacato azzurro. La Uil trasporti e la Ugl hanno chiesto un incontro in Prefettura per la vertenza dei lavoratori impegnati nel servizio di selezione, valorizzazione, pressatura e imballaggio della plastica mono e multimateriale da raccolta differenziata effettuata nei comuni del bacino dell’ex Cosmari Av1. «IrpiniAmbiente» ha affidato - attraverso bando di gara - dallo scorso 6 aprile, il servizio alla «Hge Ambiente» di Manocalzati. La «Dentice Pantaleone» - che espletava l’appalto - ha provveduto al licenziamento dei 12 lavoratori che vi erano adibiti. «Abbiamo richiesto, senza ottenere alcuna risposta, l’assorbimento delle maestranze al nuovo soggetto affidatario. - evidenzia il segretario della Uil trasporti, Luigi Casanova - Come previsto dall’articolo 6 del contratto collettivo del settore. Tra l’altro, la ”Hge” non ha provveduto neanche a richiamare in servizio i suoi undici addetti che, dallo scorso gennaio, sono in cassa integrazione e ai quali non ha ancora corrisposto le anticipazioni».

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