Santoro: situazione preoccupante necessaria la massima trasparenza

"La commissione provinciale intende vederci chiaro e portare il caso in consiglio"
6 aprile 2011 - Gelsomino Del Guercio
Fonte: Il Mattino

Inquinamento nel sottosuolo nella discarica di Pustarza e nelle acque del torrente Lavella, allarme frane a Difesa Grande: scende in campo la Commissione per il controllo e l’attuazione del programma di governo della Provincia di Avellino. Il presidente Amalio Santoro, che sta già indagando sulla salvaguardia e la tutela delle sorgenti irpine e la messa a regime dei trasferimenti idrici tra Irpinia e Puglia, annuncia che «sarà nostro compito capire cosa sta accadendo tra Valle del Cervaro e Arianese». La commissione chiederà di visionare i dati dell’Arpac e incontrare «in tempi rapidi» i vertici della società «IrpiniAmbiente» che gestirà il sito di Pustarza. «Vorremo vederci chiaro - aggiunge Santoro - anche sul finanziamento per la bonifica di Difesa Grande che non è più rinviabile». Le due direzioni su cui si muoverà la commissione in seno a Palazzo Caracciolo, si affiancheranno alla discussione sulla questione rifiuti prevista nel consiglio provinciale di lunedì prossimo. «E su questo punto - evidenzia Santoro - mi spoglio per un attimo dai panni di presidente della commissione e torno capogruppo di opposizione: già nella conferenza dei capigruppo avevo chiesto un’informativa dell’assessore al ramo in vista del prossimo consiglio di lunedì. I dati sull’inquinamento del terreno sono allarmanti ed è necessario un confronto ampio che spazia dall'assise sino alla commissione». Nel dettaglio il monitoraggio effettuato dal dipartimento tecnico provinciale di Avellino dell’Arpac sulle discariche di Pustarza e di Difesa Grande e sul torrente Lavella, affluente del Cervaro, riconsegnano uno scenario inquietante perche' lo sversatoio di Savignano Irpino, realizzato nel 2008 dalla Ibi Spa, società destinataria dell’interdittiva antimafia, sembra trasudare, mentre nelle vasche della più grande discarica arianese si registra un movimento franoso significativo. Nelle acque del fiume, invece, è stata rilevata la presenza di metalli pesanti. Ora, carte alla mano, il presidente di «Ariano in movimento» Giovanni Maraia, invierà il dossier alla Procura della Repubblica. Intanto sul fronte delle audizioni relative alla querelle sui trasferimenti di risorse idriche tra Irpinia e Puglia, ieri mattina la commissione guidata da Santoro doveva incontrare il sindaco di Caposele Pasquale Farina che però ha rinviato il colloquio all’ultimo momento per un impegno. Santoro ha tenuto comunque la seduta nel corso della quale si sono definiti i due obiettivi da centrare a stretto giro. Innanzitutto chiudere il giro di audizioni con i primi cittadini dei comuni fornitori d’acqua (Caposele, Cassano) o possessori di importanti bacini imbriferi (Conza). Dopo di che si implementerà un tavolo tecnico con Provincia e Ato, che avrà il compito di tessere le trattative con l’assessorato regionale all'Ambiente. «L'obiettivo - spiega Santoro - è che da quel tavolo partorisca una proposta di Accordo di Programma per la messa a regime dei trasferimenti idrici tra Campania e Puglia. Sulla base della proposta, concordata tra Provincia di Avellino, Ato e Regione Campania, si potrebbe intavolare il confronto con la Regione Puglia e le Autorità di Bacino interessate».

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