Consorzio rifiuti, comuni all'attacco
La Provincia ha bacchettato i Comuni che non pagherebbero con regolarità le quote al Consorzio dei rifiuti e ora, una alla volta, le amministrazioni locali stanno rispondendo. Ieri è stata la volta degli amministratori di Falciano del Massico e Santa Maria la Fossa. «Ci sono Comuni, ed è il nostro caso, che stanno pagando con regolarità i servizi resi dal Cub e i debiti pregressi, nel rispetto degli accordi assunti con i vertici della struttura». Il sindaco di Falciano del Massico, Giulio Fava, risponde alle affermazioni del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che, nei giorni scorsi, ha bacchettato i Comuni per i debiti accumulati verso il Consorzio. «Occorre dire le cose come stanno, senza generalizzare. Altrimenti i cittadini si disorientano e finiscono per non credere a nulla. Considerati pure i disservizi che sopportiamo e che ci sono spesso ristorati come crediti sui canoni», dice Fava. Ricorda che il suo Comune è in regola con le quote mensili dell'intero 2009 e con quelle fino ad aprile 2010. Per le successive, fino allo scorso dicembre, il Comune ha avanzato contestazioni, per vari disservizi subiti. Perciò, gli è stata riconosciuta una riduzione di 60.000 euro. Il residuo sarà pagato entro la fine di quest'anno, in dieci rate. Per il primo trimestre del 2011, è stato concordato un canone mensile di circa 40.000 euro, senza nessuna decurtazione per i servizi non più resi, come la fornitura dei sacchetti. Importo confermato pure per i mesi a venire. L'accordo è stato raggiunto in occasione del rinnovo del contratto di servizio e di riavvio della raccolta differenziata della frazione umida. «Per i debiti pregressi, è stata stipulata una transazione coi commissari dell'ex articolazione CE/4 che ne prevede il pagamento in trentasei rate mensili, l'ultima delle quali scade nel dicembre 2012», conclude il sindaco. I dati fatti trapelare dalla Provincia di Caserta, hanno fatto scattare le reazioni anche degli amministratori di Santa Maria la Fossa che devono versare oltre duecento mila euro per la gestione dei rifiuti fino al 2009. Secondo il sindaco Antonio Papa, i debiti che il Comune deve alla Provincia non sono «stati conteggiati in maniera appropriata». Inoltre, gli amministratori del comune del basso Volturno ci tengono a precisare anche che l’Ente fossataro può vantare dei crediti nei «confronti del Consorzio unico di Bacino e delle Province di Napoli e Caserta». I crediti risalgono al periodo della crisi dei rifiuti del 2006 quando venne ampliata la discarica di Parco Saurino per fare spazio ai rifiuti che si erano accumulati per mesi sulle strade della provincia di Napoli e Caserta. Proprio per la riapertura della discarica fu assicurato un ristoro al Comune di Santa Maria la Fossa che attende ancora di incassare i quasi «due milioni di euro». Per averli Papa si è già rivolto al Tar della Campania che ha dato tempo fino a luglio al Consorzio e agli altri enti coinvolti per presentare la documentazione adeguata, altrimenti dovranno provvedere immediatamente al pagamento. Dunque, secondo il resoconto dei dirigenti fossatari la situazione creditizia è nettamente a favore del Comune del basso Volturno, per questo motivo Papa dice: «Evidentemente il presidente Zinzi non è informato su questa situazione. In ogni caso – aggiunge – siamo disposti ad onorare il presunto debito, una volta che il Consorzio unico di bacino avrà versato il credito a noi spettante».