Rifiuti da smaltire fuori Napoli, si lavora alla legge regionale
«La Giunta regionale della Campania si farà carico di formulare modifiche legislative per armonizzare le esigenze generali in materia di rifiuti con le prerogative dell'attuale sistema organizzato in ambiti provinciali». Così l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, in merito alle ipotesi avanzate dal vicepresidente Giuseppe De Mita e alle richieste del consigliere regionale Gennaro Salvatore sulla impostazione territoriale del ciclo integrato dei rifiuti. «L'iniziativa avviata in Consiglio Regionale da Gennaro Salvatore - ha dichiarato Romano - è stata originata dall'aver rilevato come un sistema di ambiti territoriali eccessivamente rigido possa compromettere la funzionalità complessiva del sistema campano. La sua legittima preoccupazione non può essere elusa ma è di stimolo per affrontare e risolvere la questione all'interno di una disciplina normativa che, tenendo conto degli ambiti esistenti, definisca in modo più puntuale i meccanismi attraverso i quali concretizzare forme di reciproca solidarietà tra gli stessi». Il contenuto del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani presentato due giorni fa dimostra che, anche a normativa vigente, possono essere attuati dispositivi operativi in grado di fronteggiare, in situazioni di criticità, le difficoltà quotidiane nell'ambito di un contesto di sistema impiantistico regionale. L'Assessorato all'Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti della Regione si farà perciò carico di avviare l'elaborazione di una proposta che coniughi le diverse esigenze. La stessa sarà sottoposta anche al tavolo interistituzionale presieduto dal presidente del Consiglio Regionale, Paolo Romano, a cui siedono i presidenti delle Province», ha concluso Romano. Intanto il sindaco di Acerra Tommaso Esposito, «batte cassa», e chiede al governo di rispettare gli impegni sottoscritti due anni fa all'avvio del termovalorizzatore, e onorare i dovuti ristori per i comuni che ospitano gli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti. La nuova richiesta arriva dopo la decisione del Governo di non far gravare sulle Province il pagamento dello smaltimento dei rifiuti nell'inceneritore. Il primo cittadino, promotore del movimento dei 38 sindaci che sollecitano i finanziamenti, ha annunciato di essersi già rivolto nei giorni scorsi all'Unità Stralcio del Dipartimento della Protezione civile: «Abbiamo ottenuto parere positivo - ha spiegato Esposito - alla richiesta dei fondi che spettano al Comune di Acerra che ospita il più grande inceneritore d'Italia».