Veleni a Pianura, sbloccati i fondi per la bonifica
Nove milioni per Pianura: e finalmente sono diventati disponibili anche i soldi per la bonifica dell’area delle discariche avvelenata dagli sversamenti dei rifiuti tossici scaricati dalle ditte del Nord. I fondi fanno infatti parte dei 141 milioni per le compensazioni ambientali sbloccati dal ministero dell’Economia. Il via all’utilizzo dei fondi è stato annunciato ieri dal’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano che ha spiegato: «il ministero dell'Economia ha reso disponibili al Ministero dell'Ambiente i primi 141 milioni di euro, pari al 50 per cento della somma complessiva, necessari a realizzare le opere compensative previste per i Comuni campani che ospitano impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti». I fondi erano previsti nella legge del primo gennaio e facevano parte di uno stanziamento previsto di 526 milioni (metà a carico dello Stato e metà della Regione) che è poi stato dimezzato. «Con una riunione operativa che si è svolta al ministero dell'Ambiente ed a cui ha partecipato la Regione Campania - ha scritto l’assessore in un comunicato - si è conclusa la fase istruttoria per dare il via alle attività concrete degli interventi relativi alle compensazioni ambientali. La settimana prossima, con la firma ufficiale, si darà avvio al programma degli interventi che le amministrazioni locali attendevano da anni. È una vittoria della Regione». Dovrebbe così essere avviata quella bonifica di Pianura attesa da anni. Era, infatti, già stata attivata l’iniziativa per caratterizzare il sito e provvedere all’eventuale bonifica. L’intervento era stato affidata a Sogesid ma l’Elektrica (erede della Di.Fra.Bi che aveva gestito la discarica) aveva presentato ricorso al Tar e aveva vinto. La mancanza di fondi aveva fatto il resto. Ieri la commissione d’inchiesta della Provincia di Napoli, hanno annunciato Livio Falcone e Giovanni Bellerè, ha fatto partire i rilievi del laboratorio mobile dell'Arpac. La discarica era stata inserita nel 2008, nell’elenco dei 48 siti di interesse nazionale più inquinati d’Italia, da avviare a bonifica al più presto. Il laboratorio effettuerà rilevazioni sulla qualità dell'aria e il grado di inquinamento per un periodo totale di 30 giorni di cui 15 nell'area della ex Di.Fra.Bi e altri 15 in zona Zampaglione-Caselle. La stessa commissione provinciale ha reso pubblico il registro dei conferimenti della Di.Fra.Bi dimostrando che a Pianura sono arrivate centinaia di migliaia di rifiuti speciali dalle imprese del Nord. E già una commissione d’inchiesta aveva sottolineato lo sversamento a contrada Pisani degli avanzi di lavorazione della pericolosissima Acna di Cengio.