Rifiuti verso quota 3mila tonnellate, dossier all'Asl

Il Comune: 150 strade a rischio igienico-sanitario. La regione: basta con il catastrofismo
29 marzo 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

L’Asìa annuncia: entro domenica a terra ci saranno tremila tonnellate di spazzatura. E la Regione esprime «stupore e preoccupazione» per le dichiarazioni provenienti da Palazzo San Giacomo: «Basta annunciare catastrofi. Non è il momento delle previsioni ma del lavoro comune». Tensione tra i due Palazzi, insomma, mentre l'assessore comunale Paolo Giacomelli invia alla Asl l'elenco delle strade dove i cumuli sono diventati minacciosamente altri. Ma i napoletani si affrettano a lasciare agli angoli delle strade ingombranti di ogni genere: televisori, divani, computer divelti e materassi sventrati. E c'è anche chi riempie i cassonetti con l'amianto: la sostanza killer che dovrebbe essere smaltita con mille cautele attraverso circuiti speciali. Una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più difficile. «A causa del perdurare della crisi negli impianti di smaltimento, e con il ritmo attuale dei conferimenti concessi, il Comune dunque prevede che, entro la giornata di domenica 3 aprile, la giacenza dei rifiuti sul territorio del Comune di Napoli toccherà quota 3mila tonnellate» scrive in un comunicato la partecipata del Comune di Napoli auspicando che «da subito le autorità competenti possano attivare tutte le iniziative necessarie per scongiurare questa drammatica eventualita». Previsioni catastrofiche, ma fondate - a giudizio del Comune - visto che giorno dopo giorno la quantità di rifiuti in strada aumenta di 100-200 tonnellate. Ieri è stata sfiorata quota duemila e se andiamo avanti di questo passo la situazione continuerà a peggiorare condannandoci all'ennesima settimana di festa tra i rifiuti. Nell'elenco stilato ieri da Giacomelli e inviato alla Asl Napoli 1 figurano ben 155 strade (molte di quelle più centrali e trafficate) e due interi quartieri: Fuorigrotta ed Agnano. Secondo l'assessore in queste situazioni «si potrebbero causare problemi igienico-sanitari». Il responsabile dell'igiene conferma il pessimismo dell'Asìa e spiega: «La situazione in città si sta aggravando. Rispetto a ieri abbiamo a terra circa 100 tonnellate di rifiuti in più per le strade». E infatti, secondo l'amministratore, negli impianti sono state conferite poco più di 1040 tonnellate (152 a Chiaiano, 466 a Giugliano, 308 a Santa Maria Capua Vetere e 124 a Battipaglia). «Dinanzi a questa realtà - conclude Giacomelli - credo che sia corretto dire che c'è preoccupazione». Da ambienti della Regione, invece, si evidenziava ieri che non c’è «nessuna sottovalutazione dei problemi e della emergenza» ma «l’impegno è tutto proteso ad individuare soluzioni e non ad annunciare catastrofi». Un po' di respiro potrebbe arrivare tra domani e venerdì quando, ultimati i rilievi della Sapna, la discarica di Chiaiano potrebbe tornare a funzionare a pieno ritmo ingoiando le cinquecento tonnellate al giorno previste dall'accordo con i comitati. Nessuna speranza di riapertura, invece, per lo stir di Caivano. La frazione umida che continua a ingombrarlo dovrebbe essere trasferita all'estero e dopo il rifiuto della Spagna, la Markab sta preparando le controdeduzioni al no del governo andaluso che ancora non è arrivato ufficialmente.

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