"Non tocca a Lepore indicare nuove discariche"

Il giudice Guglielmo, presidente Anm: inopportune le dichiarazioni del procuratore di Napoli
27 marzo 2011 - Filomena Labruna
Fonte: Il Mattino Avellino

Pustarza Crescono le tensioni sulla vicenda rifiuti e non mancano le reazioni rispetto alle dichiarazioni che puntano sull’Irpinia per risolvere l’ennesima crisi che attanaglia Napoli e la sua provincia. Un clima incandescente che fa registrare anche la presa di posizione dei rappresentanti della magistratura irpina che definisce «inopportune» le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, il quale aveva annunciato nelle scorse settimane - intervenendo ad un convegno in Irpinia - l’ipotesi di realizzare una discarica in provincia di Avellino, individuando perfino la sede nel comune di Andretta ed in particolare sul Formicoso. Una posizione che Lepore ha ribadito nei giorni scorsi anche nel capoluogo partenopeo nel corso di un appuntamento promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli. Gaetano Guglielmo, presidente dell’Associazione nazionale Magistrati, sezione di Avellino, da cittadino e da autorevole rappresentante delle toghe avellinese, non nasconde l’amarezza e il dissenso per «un’eventuale ennesima penalizzazione della provincia di Avellino» relativamente al rischio di apertura di una discarica che dovrebbe ospitare i rifiuti di Napoli, paventato dal sub-emendamento presentato in Consiglio Regionale e che sarà discusso mercoledì, nella seduta con il presidente Caldoro e l’assessore all’ambiente Romano. E sulle esternazioni del procuratore Lepore, che già avevano provocato la rabbia dei sindaci e delle organizzazioni sindacali, oltre alla vibrata protesta del procuratore della Repubblica di Avellino Angelo Di Popolo, Guglielmo afferma: «Si tratta di dichiarazioni inopportune, considerando il ruolo che il magistrato ricopre quale Capo della Procura deputata agli accertamenti di natura penale in un settore così delicato come quello dei rifiuti, notoriamente oggetto di attenzione da parte della criminalità organizzata». Ma il presidente dell’Anm di Avellino va oltre e aggiunge con severità: «Ritengo che un magistrato debba astenersi dal prospettare soluzioni quali quelle riguardanti l’emergenza rifiuti che non possono che competere ai rappresentanti politici e degli enti locali». «Il rischio è che si crei - continua il giudice irpino - una sorta di condizionamento verso chi è chiamato a fare queste scelte nei confronti dell’autorità giudiziaria che dovrà eventualmente vagliare la legittimità nell'ambito penale». Gaetano Guglielmo, originario di Andretta, entra però anche nel merito della questione, aggiungendo con fermezza che l’Irpinia non può subire un’ennesima penalizzazione per «inefficienze ed omissioni che riguardano altre province e soprattutto Napoli». «Il territorio della provincia di Avellino - conclude il magistrato - ed in particolare l’Alta Irpinia ricca di risorse naturalistiche ed ambientali, non può subire uno scempio di tale entità legato alla realizzazione di una discarica. Il mutuo soccorso tra province - conclude il magistrato - non può tradursi in una condanna per un territorio che in questo settore dato già grandi prove di solidarietà». Anche la magistratura irpina, dunque, pur condividendo la necessità di individuare soluzioni definitive all’emergenza rifiuti che da anni investe la Campania, esclude che debba essere di nuovo l’Irpinia a dover trovare spazi per ospitare nuove discariche. E soprattutto contesta che sia un esponente della magistratura a fornire suggerimenti in merito, senza auspicare, invece, responsabilmente e solidalmente, l’attuazione di un circolo virtuoso in cui ogni provincia, ogni comunità, si impegni al massimo per smaltire i propri rifiuti.

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