"No discariche" i presidenti vanno da Letta
Battaglia geografica e scontro politico sui rifiuti. Le province interne ora tremano. «Sì alle discariche nelle altre province» è il coro sempre più unito di Napoli: dalla magistratura ai rappresentanti istituzionali, fino agli intellettuali. Le speranze per le zone interne sono ora riposte nella mediazione del sottosegretario Gianni Letta, che domani dovrebbe ricevere i presidenti delle province di Avellino, Caserta e Benevento (Cosimo Sibilia, Domenico Zinzi, Aniello Cimitile). I tre presidenti l’altro giorno, in un documento congiunto, hanno sostenuto che «non è possibile mettere in discussione il principio di provincializzazione della gestione dei rifiuti. Tornare indietro significherebbe far ripiombare la Campania in un contesto di totale incertezza e confusione». Domani, contemporaneamente, la Giunta della Campania si pronuncerà sul cosiddetto piano-bis sui rifiuti, presentato dall’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Mercoledì il nuovo piano potrebbe passare in Consiglio regionale, dopo che il caldoriano Gennaro Salvatore aveva tentato di far cadere il principio della provincializzazione con un sub-emendamento. I numeri? Per ora sono una incognita, con la concreta possibilità di schieramenti politicamente trasversali ma geograficamente definiti. Con Napoli da una parte e le altre province dall’altra. Contro l’abolizione del principio della provincializzazione si è scagliato il consigliere regionale sannita del Pd Umberto Del Basso dei Caro. «Con un autentico colpo di mano la maggioranza regionale ha tentato di reintrodurre surrettiziamente il tema della regionalizzazione dei rifiuti - sostiene De Caro - L’ha fatto, come di consueto, con il gioco delle tre tavolette. Il metodo adottato è francamente inaccettabile perché l'Assemblea Regionale non può essere chiamata a discutere argomenti di simile rilevanza senza alcun riferimento nell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio. Il merito lascia, invece, basiti perché era (ed è) necessaria una chiara assunzione di responsabilità da parte del governo regionale. Se vi è volontà di modificare la legge sul ciclo integrato dei rifiuti, se si vuole, ancora una volta, invocare la solidarietà delle provincie interne verso il napolicentrismo, vengano in aula il presidente Caldoro e l’assessore Romano ed esplicitino chiaramente questo orientamento. Ne scaturirà un dibattito, spero fecondo, al termine del quale ciascun gruppo ed ogni consigliere si assumerà le proprie responsabilità. Lo si faccia subito ed alla luce del sole senza affidarsi ai soliti ”maghi della pioggia” dei quali i cittadini campani farebbero volentieri a meno».