Primavera con l'immondizia nelle strade 1200 tonnellate

Raccolta in tilt, cumuli anche a San Giacomo. L'assessore: sarà peggio di Natale
27 marzo 2011 - Paolo Russo
Fonte: Il Mattino

Peggio di Natale. Peggio di tre mesi fa, dice l’assessore. Traduzione: novanta giorni sono trascorsi invano. Si accorcia la vita di una discarica quasi esaurita e aumentano i rifiuti in strada. Mancano gli impianti di compostaggio e si allungano le file dei camion all’ingresso degli Stir, che inghiottono i rifiuti e producono immondizia stabilizzata che rimane nei capannoni. Intorno alla città che ripiomba nella crisi, patologia cronica, ci sono vecchie discariche che sopravvivono a se stesse e contano i giorni che mancano alla chiusura. Chiaiano ne ha una trentina, non di più. E da cinque è praticamente chiusa, un paio di centinaia di tonnellate al giorno riescono a passare senza interferire con le analisi in corso scaturite da un’inchiesta e dall’allarme di chi abita intorno alle cave. Sono poche, niente se Napoli ne produce 1300 al giorno. Così, ogni giorno si procede alla drammatica «pesa». La scorsa notte sono state «conferite» 1050 tonnellate. Ma quando si inceppa il minimo ingranaggio (Chiaiano a scartamento ridotto) salta l’intero sistema, di per sè precario se intanto non si procede a metter su nemmeno uno degli anelli del piano, dagli inceneritori ai siti compostaggio che sarebbe molto più opportuni e immediati nella realizzazione se ci fossero fondi ad hoc. Così, nonostante i «conferimenti» della scorsa notte oggi i rifiuti saranno più di ieri, e domani più di oggi. Si galoppa verso le 1500 tonnellate che restano la soglia vera dell’emergenza. Un weekend pieno di rifiuti, e ne arriveranno altri, con Pasqua alle porte. Cumuli in centro e anche in via San Giacomo, traversa del municipio. Ieri l’ultimo bollettino firmato Asìa, che è sempre diverso da quello che invece propone l’ufficio flussi della Regione. Secondo la stima fornita ieri dall'assessore comunale all'Igiene Paolo Giacomelli, sono oltre 1200 le tonnellate di spazzatura in strada, grosso modo l'equivalente della produzione di un giorno. Cifre confutate dall'ufficio flussi regionale che, pur non minimizzando il problema, le considera sovrastimate. In ogni caso, la spazzatura è in strada. Il riemergere della crisi è diretta conseguenza della chiusura temporanea della discarica di Chiaiano e della difficoltà da parte degli impianti a lavorare i quantitativi ingenti di rifiuti che vengono loro destinati. Infatti, al momento, la spazzatura finisce negli Stir (gli ex impianti di Cdr) mentre la frazione secca viene smistata all’impianto di termovalorizzazione di Acerra, l’unico in attività in Campania. Soluzioni? Non è stato ancora indicato il giorno in cui riaprirà Chiaiano. Dovesse accadere nei primi giorni della prossima settimana, come probabile, occorreranno comunque almeno 48 ore per recuperare l’arretrato. Poi, quando torna l’emergenza, riesce perfino ad aggravarsi in maniera autolesionista. Gli appelli si ripetono, «i cittadini sono invitati a non peggiorare la situazione smaltendo rifiuti ingombranti, se non nelle modalità corrette, e ad attuare la raccolta differenziata». E se non si sblocca Caivano, dice l’assessore «c'è il rischio nei prossimi giorni di una emergenza ancora più grave di quella di Natale». Poi c’è il capitolo polemiche. Per tutti candidati a sindaco i rifiuti sono già tema centrale nel programma. Ieri Raimondo Pasquino (Terzo polo) ha detto: «Due anni fa si parlò di miracolo per la scomparsa dei sacchetti dalle strade, ma chi vive a Napoli ora sa che il problema era stato solo nascosto e non risolto». E sulla provincializzazione ha aggiunto: «Questo è il momento della solidarietà». De Magistris (Idv) ha annunciato che la prima deliberà che ha in mente da sindaco riguarderà proprio la differenziata. Sia Lettieri (Pdl) che Morcone (Pd-Sel) hanno già annunciato una serie di iniziative, in particolare per rilanciare la differenziata.

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