Il Pdl fa quadrato e Romano minaccia querele

Russo: il Sindaco vive di clientele, abbia il buon gusto di tacere
Feola
26 marzo 2011 - Alessio Fanuzzi
Fonte: Il Mattino Salerno

«Ho cose più importanti da fare, mi scusi». Toni garbati ma decisi, l’assessore regionale Giovanni Romano snobba così il sindaco De Luca, che pure in tv l’ha definito «assessore all’illegalità». «Non l’ho visto, non lo so», dice. A chi gli riferisce le dichiarazioni al vetriolo della fascia tricolore, però, Romano fa capire chiaro e tondo: «Francamente non sono cose commentabili. De Luca se ne assumerà la responsabilità in tutte le sedi, finanche in tribunale». Non lo dice, l’assessore regionale, ma appare chiaro che la questione finirà in tribunale, davanti a un giudice: «Ascolterò, leggerò e poi valuterò se presentare o meno querela». La sensazione è che alla fine lo farà. Di sicuro, le frecciate velenose del sindaco hanno colto nel segno. I vertici del partito e l’intera giunta provinciale, infatti, si stringono attorno a Romano e rispediscono al mittente tutte le accuse: «È il solito modus operandi dei comunisti», dice a muso duro il coordinatore provinciale del Pdl Antonio Mauro Russo, assessore alla Caccia e alla pesca. Poi continua: «Visti i precedenti specifici di illegalità, De Luca dovrebbe avere almeno il buon gusto e il pudore di tacere. Invece straparla e accusa. Ma se sbotta così è perché ha paura, comincia a temere il risultato elettorale: ha fatto delle clientele il punto cardine della sua politica. Noi siamo al governo da due anni, lui da venti: stabiliranno gli elettori chi ha fatto della politica un uso clientelare». Sulla stessa falsariga l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Marcello Feola, pure chiamato in causa per la gestione e l’assegnazione degli appalti. «In perfetto stile comunista - accusa - il sindaco De Luca altera la realtà dimenticando di precisare che il criterio della territorialità è utilizzato esclusivamente per i lavori sino a 500mila euro, in ossequio alle previsioni degli articoli 122 e 57 del codice degli appalti, che probabilmente farebbe bene a studiare un po’, facendosi magari consigliare da qualche suo dirigente umanista molto bravo». Illustra le sue ragioni, Feola. E continua: «Il sistema degli appalti cosiddetto a chilometri zero - spiega - ha dato ottimi frutti sul piano dell’efficienza e della trasparenza, nonché sul piano del sostegno all’economia salernitana, visto che il 100% degli appalti ha visto aggiudicatarie imprese salernitane tutte diverse tra loro, dando concretezza al principio della rotazione. Sicuramente è meglio questo che il sacco di Salerno». E ancora: «De Luca farebbe bene a meditare su quanto hanno combinato i compagnucci suoi discepoli politici che hanno governato in passato la Provincia, come sta emergendo in questi giorni».

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