Città pattumiera, tornano i cumuli Il Comune a Letta: «Servono fondi»

Oltre mille tonnellate in strada.
La replica al sottosegretario: "Mancano i compostaggi"
26 marzo 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Continua a crescere la quantità di rifiuti in strada: ieri c’erano 1.070 le tonnellate di spazzatura in giacenza, secondo il Comune. Per la Regione le tonnellate sarebbero molte di meno, ma ormai la sporcizia si vede. I quartieri più in difficoltà restano sono San Lorenzo, Vicaria e Poggioreale. Anche a Chiaia,però, si comincia a soffrire. Lo stop quasi totale alla discarica di Chiaiano, il sequestro del sito di Sant’Arcangelo, il mancato funzionamento dello stir di Caivano, fermo da più di un mese, fanno sentire i loro effetti. E questo mentre gli uffici della Provincia e quelli del Comune di Napoli al lavoro per rispondere alla lettera di Gianni Letta. Il sottosegretario nei giorni scorsi ha richiamato gli enti locali alla necessità di rispettare gli impegni presi nel corso dell'incontro del 4 gennaio. Altrimenti, ha sottolineato si rischia «l’adozione di sanzioni oltremodo onerose per lo Stato Italiano» da parte dell'Unione Europea. In realtà, le sanzioni, se ci saranno, saranno collegate alla mancanza di un corretto ciclo dei rifiuti, come sottolineato dalla sentenza della corte del Lussemburgo nel marzo dello scorso anno. «Non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze del luogo di produzione e non avendo adottato tutte le misure necessarie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l'ambiente nella Regione Campania – si legge, infatti, nella sentenza – L'Italia è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva rifiuti». Ora per sfuggire a una nuova condanna la Campania dovrà approvare entro aprile un nuovo piano regionale dei rifiuti. Ieri la presentazione dell'assessore Romano in commissione. Alla Provincia, invece, in base all'accordo del 4 gennaio toccava individuare una discarica da un milione di tonnellate. Ma il presidente Cesaro già nelle scorse settimane ha sottolineato che nel suo territorio non sono presenti territori utilizzabili nel rispetto delle norme di sicurezza e dei vincoli esistenti (architettonici e paesaggistici). Un concetto che evidentemente ribadirà a Letta, ma che ha già fatto strada in Campania e che anche il sindaco Iervolino ha già più volte pubblicamente ribadito: il principio della provincializzazione con una discarica per ogni provincia è stato messo in discussione nel consiglio regionale e lo stesso governatore Caldoro si è detto pronto a riconsiderarlo. Al Comune, invece, Letta rimprovera la mancata individuazione di un sito di trasferenza. Ma, lo sottolineano gli uffici di palazzo San Giacomo, l'amministrazione ha già individuati due: uno nella zona nord e uno a San Giovanni ed è ora in attesa delle necessarie autorizzazioni da parte degli uffuci regionali. Letta ha anche chiesto un rapido incremento della differenziata. A palazzo San Giacomo, però, si tornano a fare i conti: senza stanziamenti straordinari da parte della Regione e senza siti di compostaggio sarà impossibile allargare la fetta di città servita con il porta a porta. Altrimenti la Tarsu salirebbe di 25 euro per ogni napoletano. In realtà la Regione ha messo sul piatto 7 milioni destinandoli, però, al Comune e non ad Asia e questo, secondo i tecnici comunali, rallenterebbe enormemente i tempi per utilizzarli. E non solo: la partecipata del Comune è costretta ad affrontare sempre nuovi costi per i trasporti e gli straordinari.

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