"Avellino, il simbolo della Campania virtuosa"

Legambiente e Comune firmano il protocollo d'intesa
Buonomo: attenti al piano casa
25 marzo 2011 - Gerardo De Fabrizio
Fonte: Il Mattino Avellino

È partito ieri mattina, con la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Avellino e Legambiente Campania, un progetto di collaborazione per la salvaguardia del territorio della verde Irpinia. In verità, «un protocollo in fieri che premia l’amministrazione comunale» come ci tiene a precisare l’assessore all’Ambiente Gianluca Festa che, insieme al sindaco Giuseppe Galasso, al presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo e all’architetto Antonello Di Guglielmo direttore del circolo cittadino «Ekos», ha sottoscritto l’accordo a Palazzo di Città. «Il primo passo - spiega il vicesindaco - sarà quello di attivare una imponente campagna informativa che partirà in tutte le scuole sui grandi temi della raccolta differenziata e delle energie rinnovabili. Bisogna educare i più piccoli per migliorare di conseguenza anche le nostre performance». Con l’intesa raggiunta, Avellino diventerà il primo capoluogo della Campania ad intraprendere una serie di iniziative concrete in linea con l’Agenda 21, il programma delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo sostenibile. Avellino sarà la città faro della regione per una nuova sensibilità ecologista che si raccoglierà dietro lo slogan, non ancora ufficiale ma anticipato dal vicesindaco, «Avellino ambiente ideale» visto che, secondo dati anche questi non ufficiali, la città ha raggiunto il 67% nella raccolta differenziata. A questo punto, anche all’indomani della proposta avanzata in Consiglio regionale di modificare con un subemendamento la legge in vigore in materia di rifiuti e superare così il principio della provincializzazione, è doverosa una riflessione: esiste o meno un’altra Campania? Ne è fermamente convinto il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo. «Non c’è solo la Campania della spazzatura per strada, della criminalità organizzata e dei litorali devastati che i tg nazionali e internazionali offrono agli spettatori. Esiste un'altra Campania fatta di Comuni ”ricicloni” sensibili all’ambiente che con azioni costanti, comuni e concrete, salvaguardano il loro territorio». Tra questi c’è senz’altro Avellino che a questo punto, insieme a Salerno e Caserta che prossimamente firmeranno lo stesso protocollo, ha il dovere di ribaltare questa immagine negativa. La proposta di deprovincializzazione, pertanto, è stata bollata come «inaccettabile, inopportuna e improvvida» dall’amministrazione comunale di Avellino che non vuole pagare in prima persona «per l’incapacità di Napoli di dotarsi di un ciclo integrato e virtuoso dei rifiuti» né arrendersi ai tagli previsti dal decreto milleproroghe in materia di energie rinnovabili. «Avellino ha un grosso vantaggio - spiega Festa - e abbiamo la possibilità di accedere a finanziamenti regionali e europei per concretizzare tutte le nostre iniziative. Proveremo a convertire tutte le energie finora utilizzate in fonti rinnovabili». I territori cosiddetti dell’osso sembrano quelli meglio attrezzati per sostenere un percorso virtuoso e a impatto zero per l’ambiente e pertanto a breve Legambiente firmerà un protocollo anche con la Provincia di Avellino. «Bisogna dare risposte concreta alle scriteriate iniziative di governo e Regione. - sottolinea Buonomo - Al piano casa, che doveva fornire alloggi a chi non li aveva e invece è stato soltanto un miope tentativo di rilancio economico, bisogna rispondere con la qualità abitativa e dei servizi ai cittadini. Ai tagli bisogna rispondere con un potenziamento del fotovoltaico più che dell’eolico. Invece di mettere le accise sulla benzina bisogna sostenere una mobilità alternativa».

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