Ibi sotto inchiesta, è polemica su Pustarza

Fierro su Sibilla: ignora i quesiti sulla gestione della discarica. IrpiniAmbiente: legge rispettata
22 marzo 2011 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

La bufera giudiziaria nella quale è finita l’Ibi, la società che gestisce le discariche di Chiaiano e Pustarza, per sversamenti illegali di rifiuti nello scenario di presunti collegamenti con clan camorristici, non poteva non avere riflessi in provincia di Avellino. Soprattutto perchè con l'avvio dell'indagine, che ha comportato finora l'iscrizione di dieci persone nel registro degli indagati, la Prefettura di Napoli ha anche emesso una interdittiva nei confronti dell'Ibi, che adesso attende un pronunciamento del Tar per veder annullato il provvedimento, nell0’ambito di un procedimento amministrativo anche contro la revoca della gestione di Pustarza, già notificato da Irpiniambiente. Il dirigente provinciale del Pd Lucio Fierroha rivolto al presidente dell'Amministrazione Provinciale, Cosimo Sibilia, un nuovo invito a fare chiarezza. «Gli avevo chiesto - spiega Fierro - quali provvedimenti la Provincia e IrpiniAmbiente avessero intenzione di prendere dopo che la Prefettura di Napoli aveva disposto l’interdittiva all’Ibi, per irregolarità nella certificazione antimafia. La domanda era rimasta senza risposte. Come del resto le altre, ivi comprese quelle sulle ragioni per le quali, alla scadenza del contratto, del tutto immotivatamente, non si fosse decisa la gestione diretta di Pustarza e, a trattativa privata, si fosse riconfermato all’Ibi non solo l’incarico di gestione ma anche quello della esecuzione dei lavori di ampiamento». Secondo Fierro Sibilia finora avrebbe taciuto. «Pensa di tacere anche oggi?», si interroga l'esponente del Pd. Poiché l'ipotesi della procura «è che attraverso queste due società (la Ibi e la Edil Car ) i clan camorristici Mallardo e Zagaria controllassero lo sversamento dei rifiuti e i relativi appalti, non pensa Sibilia - conclude Fierro - che sia giunta l’ora di rassicurare, con atti immediati e concreti, non me, ma l’opinione pubblica?». Sulla stessa scia il segretario di Sel, Gennaro Imbriano, che invita Sibilia «a non nascondere la testa sotto la sabbia». Non la pensa, ovviamente, alla stessa maniera Irpiniambiente, la società provinciale di gestione dei rifiuti a totale capitale pubblico. «Più volte - sostiene Irpiniambiente - sono state pubblicate notizie di interrogativi e preoccupazioni sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti che dal 1 gennaio 2011, su delega della Provincia, sono di competenza di questa società. Ultime quelle concernenti il rapporto tra la scrivente società e la società Ibi idroimpianti spa per la gestione e costruzione della discarica di Savignano. Com’è noto ormai a tutti, la società Ibi si era aggiudicata la gara per la costruzione del sito di Pustarza indetta dalla Presidenza del Consiglio. La medesima società Ibi fu anche incaricata per la gestione operativa dalla Struttura del Sottosegretario all’emergenza rifiuti. All’indomani della cessazione dello stato di emergenza il sito è stato consegnato alla Provincia di Avellino e per essa alla Società Irpiniambiente, in ossequio a quanto disposto dalla legislazione. Solo successivamente si è provveduto a stipulare con la società Ibi contratto di concessione per la costruzione della terza e quarta vasca della discarica e la gestione. Tale scelta, come supportata dalla normativa vigente, si sarebbe resa necessaria per due ordini di motivi: non c’erano risorse per completare il sito e per garantire la continuazione delle attività di gestione della discarica». «All'indomani della notifica, da parte degli organi prefettizi competenti, del provvedimento interdittivo che ha interessato la società Ibi si è provveduto alla rescissione del contratto di concessione (contro cui ha fatto ricorso Ibi - ndr) e a porre in essere tutte le attività necessarie per il subentro nella gestione della discarica da parte diIrpiniambiente. «Si precisa, inoltre, che la società "Edil Car", anch'essa, pare, soggetta a provvedimenti giudiziari, non ha mai svolto alcuna attività sul sito di Pustarza sia nel periodo di gestione commissariale che di affidamento in concessione di Irpiniambiente, che ha sempre posto in essere nelle sue attività tutte le azioni necessarie per garantire una corretta gestione del ciclo provinciale dei rifiuti».

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