Screening tra Napoli e Caserta

Lo studio: più tumori nella zona delle discariche

22 marzo 2011 - bi.bi.
Fonte: Il Mattino

Dal 2001 al 2008 nelle province di Napoli e Caserta è aumentato il numero complessivo di interventi chirurgici per carcinoma mammario del 15-20%. Si è passati in soli sette anni da 37mila a 45mila casi, con maggiore incidenza tra le donne dai 24 ai 35 anni. È questo uno dei risultati dello studio condotto dallo Sbarro Institute di Philadelphia, in sinergia con l'Università di Siena, l'Isbem di Brindisi, il Crom di Mercogliano e l'ospedale di Pagani, e coordinato dal ricercatore partenopeo Antonio Giordano (che dello Sbarro Institute e del Crom è presidente). Il dossier verrà presentato in anteprima stasera a Sperone, in provincia di Avellino. L'analisi condotta da Giordano con la sua equipe prende in considerazione le aree ricomprese tra le province di Napoli e Caserta: sotto la lente dei ricercatori soprattutto la connessione tra inquinamento ambientale ed incremento delle patologie oncologiche. «Oggi- afferma Giordano- non siamo ancora a conoscenza degli effetti degli inquinanti ambientali come quelli riversati nelle discariche» ma tra le cause dell'insorgenza delle malattie è da rintracciare anche l'inquinamento che affligge queste terre. «Proprio per questo- spiega il ricercatore - stiamo conducendo degli studi epidemiologici con l'Isde Campania. Il nostro obiettivo è riuscire a raccogliere dati che possano essere utilizzati per definire normative sicure, che saranno poi applicate in tutte le discariche. Allo stesso tempo i dati da noi raccolti sono preoccupanti. Il nostro studio evidenzia un aumento dell'incidenza del tumore la seno in Campania, territorio nel quale è evidente l'inquinamento ambientale determinato, principalmente, dall'illegale smaltimento dei rifiuti».

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