Trasporta rifiuti arrestato ex vicesindaco
Liberato, sarà processato
Cervino. Trasporto illegale di rifiuti speciali, arrestato l’ex vicesindaco Gaspare Piscitelli. È stato sorpreso venerdì nel primo pomeriggio alla guida di un Fiat Iveco, un furgoncino con cassonetto posteriore dove erano adagiati numerosi sacchi neri e contenitori riempiti con ogni genere di rifiuti, presumibilmente prelevati da qualche cantiere edile. È stato bloccato intorno alle 15 in via Collepuoti, strada periferica a confine con Maddaloni, dai carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico impegnati nei controlli specifici per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti. Alla luce di quanto accertato Piscitelli è stato dichiarato in arresto e accompagnato nella propria abitazione agli arresti domiciliari; il furgoncino, i sacchi ed i contenitori sono stati posti sotto sequestro. Ieri mattina l’ex vicesindaco è stato processato per direttissima dal tribunale di Marcianise che ha convalidato l’arresto, ponendo però Piscitelli in stato di libertà, e provveduto a rinviare il processo che lo vedrà imputato per il reato di trasporto illegale di rifiuti. Gaspare Piscitelli è stato dal marzo 2008 al giugno 2010 il sindaco facente funzione del Comune di Cervino. Era il vicesindaco in carica, quando la notte del 28 febbraio 2008 fu barbaramente ucciso il primo cittadino Giovanni Piscitelli. L’ex vicesindaco divenne così sindaco facente funzioni. Dopo l’ispezione del materiale trasportato, gli inquirenti hanno verificato che si trattava di rifiuti speciali consistenti in calcinacci, materiale di risulta, plastico, imballaggio e ferroso. Tutti rifiuti che per essere trasportati necessitano di un’autorizzazione specifica di cui il politico - che non svolge più funzioni amministrative - era sprovvisto. Per questo sono scattate le manette con l’accusa di trasporto illegale di rifiuti speciali con restrizione agli arresti domiciliari. Proprio ieri i carabinieri hanno diffuso i dati riguardo la lotta allo smaltimento illecito di rifiuti. Dal 1° gennaio, i militari hanno proceduto in Campania a ben 234 arresti, mentre i mezzi sequestrati sono stati 124, per un valore di circa 500 mila euro. Il fenomeno si evidenzia soprattutto nella provincia di Napoli e nell'area Sud di quella di Caserta, con zone visibilmente inquinate, talvolta a ridosso di aree urbane o agricole. I cittadini sono invitati a collaborare segnalando al 112 eventuali situazioni di interesse, soprattutto nei casi più gravi. Il comandante della Legione, generale di divisione Carmine Adinolfi, sottolinea la necessità di continuare «la particolare azione di controllo e contrasto per cercare di arginare la diffusa tendenza a scaricare rifiuti, talvolta pericolosi, ovunque, anche lungo le strade, a danno della salute pubblica e dell'ambiente, producendo peraltro un'immagine negativa della regione che, certamente, non aiuta l'economia».