Le Assise: basta discariche intervenga il governatore
Lettera-appello per l’emergenza rifiuti delle Assise Per Napoli. In  calce le firme di Gerardo Marotta, Nicola Capone, Guido Donatone,  Raffaella Di Leo, Luigi De Falco, Stefano Rodotà, Ernesto Burgio,  Patrizia Gentilini, Alessandro Gatto, Gianluigi Salvador, Salvatore  Settis e Massimiliano Marotta. «In Campania - è scritto nella lettera -  le discariche realizzate in base alla legge 123/2008 sono fonte di  pericolo per la salute e l'ambiente. La legge 123 condanna la Campania  ad un diritto diverso da quello delle altre regioni con pesanti deroghe  alle leggi italiane ed europee in materia di rifiuti e protezione  ambientale, fino a consentire lo smaltimento, nelle discariche per  rifiuti urbani, di rifiuti indifferenziati e di scarti contenenti  sostanze pericolose. Si genera, così, un percolato tossico che inquina i  terreni, raggiunge le falde acquifere. In queste condizioni, la  realizzazione di altre discariche potrebbe solo perpetuare la violazione  delle leggi per cui l'Italia è stata già condannata dalla Corte di  Giustizia Europea per non aver ”adottato, per la Regione Campania, tutte  le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o  smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza arrecare  pregiudizio all'ambiente». 
Di qui l’appello: «La via per evitare nuove  sanzioni europee consiste nel separare la parte umida dei rifiuti dalle  altre frazioni. Il Presidente della Regione ha tutti i poteri per  emanare un'ordinanza ”contingibile ed urgente” per la separazione della  frazione umida dei rifiuti dalle componenti secche. Infatti la legge  conferisce alla giunta regionale e al suo presidente ampi poteri in  materia di igiene e sanità pubblica. La realizzazione di una raccolta  differenziata straordinaria secco/umido ridurrebbe entro due mesi i  rifiuti indifferenziati almeno del 50-60%, salverebbe la popolazione dai  pericoli sanitari legati al marcire dei rifiuti organici abbandonati  per strada e scongiurerebbe l'apertura di nuove discariche o  l'ampliamento di quelle esistenti». Il governatore potrebbe, inoltre - è  scritto nella lettera - promuovere una legge regionale per incentivare  la raccolta differenziata finalizzata al riciclo, sicuro della  straordinaria capacità della popolazione che ha raggiunto in pochi  giorni, nei quartieri pilota di Napoli, percentuali del 70-75% nella  raccolta differenziata porta a porta condotta dall'Asia. L'estensione di  tale positivo esperimento a tutta la città è al momento impedita per  mancanza di fondi adeguati. Infine, occorre creare una rete di piccoli  impianti di compostaggio legati al circuito agricolo e organizzare una  filiera per il recupero dei materiali differenziati, coinvolgendo gli  imprenditori.

