Nuove discariche nel Sannio, interviene l’amministratore della Samte

Perifano, a rischio la Provincializzazione

17 marzo 2011
Fonte: Il Mattino Benevento

Sulla possibilita di aprire nuove discariche nel Sannio interviene Luigi Diego Perifano, amministratore della Samte, Società provinciale per i rifiuti.
Come andrà a finire? Se fosse confermato che il Piano Regionale dei Rifiuti prevede la localizzazione di nuovi impianti di discarica sul nostro territorio vuol dire che siamo all'assurdo, e che qualcuno da Napoli, pur di assecondare all'infinito il circolo vizioso dell'emergenza, mette in discussione la provincializzazione e punta cinicamente a scaricare sulle aree più deboli il conto di inefficienze e ritardi. E si badi, invocare la "solidarietà" del Sannio è esercizio di ipocrisia: l'ho detto e lo ripeto, da queste parti abbiamo già dato. Le discariche diS.Bartolomeo in Galdo, Montesarchio e S.Arcangelo Trimonte sono state per anni utilizzate anche o soprattutto per ricevere rifiuti provenienti dalle altre province della Campania.
Perché afferma che la provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti è a rischio? Sto ai fatti e li considero nella loro oggettività. La Provincia di Benevento nella provincializzazione ci crede, perché si può risolvere in un consistente beneficio per il sistema locale, grazie alla favorevole combinazione di buone prassi amministrative e dimensione territoriale. Però, riflettendo su quanto accade, è evidente che si corre il serio rischio di quella che io definisco la "provincializzazione delle passività.Costi aggiuntivi per la manutenzione post-mortem di discariche costruite per il passato nella nostra provincia con criteri tecnici tutti da verificare. Costi aggiuntivi per la messa in sicurezza di impianti ancora in funzione. Costi aggiuntivi per ripianare il deficit accumulato negli anni dai Consorzi Rifiuti. Costi aggiuntivi persino per la gestione dei siti ove sono stoccate migliaia di inservibili ecoballe.
E a fronte di ciò? Commissari nominati dalla Regione per la realizzazione di nuovi impianti, con sovrapposizione di funzioni e complicazione delle procedure. Potere discrezionale del Presidente della Regione di imporci in qualsiasi momento l'accettazione di rifiuti extra-provincia. Ed infine, quasi a voler aggiungere al danno la beffa, la possibile individuazione nel nostro territorio di altre discariche, che non servono alle necessità dell'utenza provinciale, quanto piuttosto a risolvere problemi che altri sono incapaci, o non hanno la volontà di risolvere.
Ed allora , come fare per tutelare gli interessi della nostra Provincia? La politica deve fare la sua parte, senza distinzione di colori. Di fronte alla irresponsabile ed ingenerosa aggressione ai valori ambientali e paesaggistici del nostro territorio, e al cospetto delle distorsioni che minano il processo di provincializzazione del ciclo, bisogna reagire con fermezza ed unità di intenti. Almeno finchè si è in tempo.

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