«Napoli, città autistica che non si assume responsabilità»

"Le parole del procuratore Lepore sul Formicoso sono condivise da intellettuali e società civile"
16 marzo 2011 - Franco Arminio
Fonte: Il Mattino

Da molti mesi il capo della Procura napoletana non perde occasione per dire che il problema dei rifiuti si risolve aprendo una discarica in Irpinia. Lepore esterna il suo pensiero nel corso di incontri pubblici, che tra l’altro riguardano altre questioni. È grave perché le sue esternazioni sono opposte allo spirito di tutte le recenti e vigenti leggi in materia, ispirate al criterio che ogni provincia deve badare ai suoi rifiuti. Sarebbe facile polemizzare e dire che il procuratore farebbe bene a occuparsi dei criminali che da anni speculano sui rifiuti in Campania. Il problema è che il suo pensiero è condiviso da molti intellettuali napoletani e da gran parte della società civile partenopea. L’equazione è semplice: per fare le discariche serve un po’ di terra libera e noi non ce l’abbiamo. La terra libera è in Irpinia, dunque la cosa più semplice e saggia è fare le discariche in Irpinia. In qualche modo lo stesso ragionamento è avvenuto con il piano per gli ospedali. In quel caso per giustificare l’esistenza di un ospedale occorre che ci sia molta popolazione. In Irpinia d’Oriente non c’è molta gente, quindi la cosa più semplice e saggia è chiudere gli ospedali della zona. Appare evidente a questo punto che c’è un problema che si ripropone puntualmente: Napoli non è il capoluogo di una regione, ma una città autistica, incapace di assumersi le proprie responsabilità. Come si fa, dopo vent’anni di emergenza a chiedere ancora aiuto agli altri? Se proprio non si riesce ad allestire un ciclo virtuoso dei rifiuti, come accade in tutto il mondo industrializzato, allora il primo passo è ridurre drasticamente la loro produzione. Questo primo passo non è mai avvenuto e non è mai avvenuto il secondo, quello che prevede una seria raccolta differenziata (in Irpinia neppure siamo messi benissimo al riguardo). Sono cose che tutti sanno e le dovrebbe sapere anche il professore Arena che ha stilato un piano per conto della Regione che molto verosimilmente prevede ancora una volta il ricorso alle discariche per risolvere tutti i problemi. Le dovrebbe sapere anche l’assessore regionale all’ambiente che dovrebbe chiedersi come mai in Campania il trattamento della frazione umida dei rifiuti (quella che crea problemi) è a livelli indecenti, nonostante siano stati spesi tanti soldi. Non ha senso fare un altra discarica in Irpinia e non ha senso farla sul Formicoso. Ormai quell’altopiano è completamente invaso di pale eoliche e adesso sono arrivati anche i pannelli solari su suolo agricolo (altra scelta molto discutibile). Il Formicoso è stato individuato dalla Regione come il luogo del distretto industriale per le energie alternative. Si vada avanti seriamente su quella strada per procurare lavoro ai giovani e per evitare che i paesi dell’Irpinia d’oriente diventino dei cimiteri senza lapidi. La zona che fu detta della polpa non risolverà i suoi problemi esportandoli nella terra dell’osso. Una persona che ha un tumore non può pensare di darlo a un altro e di continuare allegramente la propria vita. Bisogna fare i conti con le proprie responsabilità. Napoli non è una città bambina, è un’antica e bellissima capitale del mediterraneo. Lepore e gli intellettuali e i politicanti in cerca di discariche non fanno onore a tanta bellezza.

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