Consulenze nel 2008 per Bassolino 47mila euro da pagare

16 marzo 2011 - Sabato Leo
Fonte: Il Mattino

È definitiva la condanna, da parte della Corte dei Conti, dell'ex Commissario per l'emergenza rifiuti, Antonio Bassolino, che dovrà pagare, di tasca propria, allo Stato, per sperpero di danaro pubblico, 47mila euro, oltre rivalutazione monetaria ed interessi. Il motivo? «L’ingiustificato ed illegittimo raddoppio dei compensi» ai membri della commissione giudicatrice della gara, relativa alla fornitura di un sistema informativo degli uffici del Commissariato. È stata la prima sezione centrale di Roma a dichiarare «inammissibile» il ricorso in appello dell'ex presidente della Regione contro il verdetto del collegio giudicante di via Piedigrotta. La Corte dei Conti di Roma ha dato torto a Bassolino per motivi esclusivi formali. Non ha esaminato per niente, infatti, le varie doglianze contenute nell'appello, relative, tra l'altro, alla inesistenza della condotta illecita. Il collegio giudicante di secondo grado, invece si è limitato a rilevare l'intempestività del ricorso in quanto notificato oltre i prescritti 60 giorni. Secondo l'avvocato Felice Laudadio, uno dei difensori di Bassolino, la sentenza di primo grado era stata notificata a soggetto (Angela Cicatiello) che non fa parte del suo studio e di non sapere chi sia e di non conoscere la persona che aveva sottoscritto la notifica, pur dichiarandosi «segretaria capace a ricevere». La Corte è stata di diverso parere perché, a suo avviso, non sussiste il difetto nella procedura di notifica.

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