Scatole nere e Usb, i rifiuti diventano sorvegliati speciali

Dal primo giugno in funzione il sistema Sistri: monitorerĂ  l'intera filiera dell'immondizia
9 marzo 2011 - Vittorio Moccia
Fonte: Il Mattino

Autocompattatore Dal primo giugno rifiuti «spiati» dalla produzione fino alla discarica. Sui camion arrivano le scatole nere e una chiavetta Usb dove dovranno essere registrati tutti i dati relativi al carico. Telecamere posizionate in oltre 400 impianti di smaltimento, tra inceneritori e discariche saranno l’«occhio» finale del sistema di sorveglianza. Questo è il Sistri, il sistema elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti speciali e speciali pericolosi su tutto il territorio nazionale e di quelli solidi urbani in Campania. Ad annunciarne la piena operatività è stato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, insieme al Capo del III Reparto dello Stato maggiore del Comando generale dei carabinieri, Pasquale Lavacca, e al Comandante dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, Vincenzo Paticchio. «Dal primo giugno non ci saranno più sconti per nessuno», ha detto Prestigiacomo sottolineando che, nonostante il sistema sia partito dal primo ottobre, sono stati concessi «altri sei mesi di proroga per un periodo di adattamento» che finirà il 31 maggio 2011. Con il Sistri, ha proseguito, «è partita una rivoluzione di legalità e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento per contrastare le ecomafie» che viene anche «ammirato a livello europeo». Inoltre, ha aggiunto, si «semplifica la vita delle imprese» perchè sostituisce tre vecchi modelli cartacei (registro carico-scarico, Mud, movimentazione) che fornivano «solo dopo due anni i dati» sulla situazione. Cuore del sistema operativo la sede della Selex (la società di Finmeccanica), alle porte di Roma. Qui si trovano sala controllo, call center (n.verde 800003836) e reparto investigativo. Sui monitor compare la situazione minuto per minuto. L'operazione Sistri coinvolge 300 mila aziende, che producono rifiuti, e 22 mila imprese di trasporti. Il progetto prevede la distribuzione di quasi 600 mila dispositivi elettronici con il monitoraggio continuo di circa 500 siti di smaltimento. Sulle chiavette i trasportatori dovranno immettere i dati su quantità, tipologia e viaggio, e lo schema è stato semplificato per l'ottimizzazione dei tempi. In Italia l'80% circa dei rifiuti prodotto in totale è nella categoria dei rifiuti speciali di cui il 10% è costituito da quelli speciali pericolosi. «Se tutte le discariche avessero questo tipo di tecnologie non ci sarebbero più le emergenze», ha quindi sottolineato Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministro. In merito alle critiche sul funzionamento del sistema avanzate nei mesi scorsi, i tecnici addetti alla Control Room del Sistri hanno risposto con i numeri: su 490 mila chiavette distribuite ne sono state sostituite 1.300 entro 72 ore. «Un margine più che fisiologico», ha detto il ministro che ha parlato poi di resistenza riscontrata per l'installazione della scatola nera (a oggi ne sono state montate quasi 60mila). In tutta Italia ci sono 1.700 installatori e a dicembre il ritmo era di 700 veicoli al giorno. Ora sono 50-60 al giorno. «Prendono appuntamento - ha detto Prestigiacomo - e poi disdicono». Sul fronte costi, infine, si stima un abbattimento fino all'80% per le imprese mentre il sistema è costato 5 milioni di euro e si autofinanzia.

Powered by PhPeace 2.6.4