Percolato, la giunta sposta i rifiuti
[Img1371]]BATTIPAGLIA. Tredicimila metri cubi di rifiuti da spostare con urgenza. La giunta comunale ha dovuto prendere atto che il pericolo di inquinamento nel sito di stoccaggio provvisorio in località Castelluccio, dovuto alle forti piogge dei mesi scorsi, era reale. Così, dopo le polemiche in consiglio comunale e la relazione commissionata all'esperto ingegner Claudio Della Rocca, incaricato di una perizia tecnica proprio il 6 dicembre, giorno in cui Cecilia Francese avanzò i propri dubbi con una interrogazione all'assessore all'Ambiente Massimiliano Casillo, e giorno prima del sopralluogo dell'Arpac che evidenziò appunto la fuoriuscita di liquami, si è deciso di provvedere con urgenza. «Onde evitare - si legge nella relazione dell'ingegnere Della Rocca - ruscellamento e tracimazioni di liquido in corrispondenza del margine sud occidentale della vasca 1, - è necessaria la rimozione immediata di circa 13mila metri cubi di rifiuti al di sopra della quota, spostando il materiale all'interno della vasca che presenta volumetria disponibile». Il percolato, misto all'acqua piovana, sarebbe fuoriuscito cominciando a defluire a valle e creando, così, un pericolo di inquinamento anche per le sottostanti falde acquifere. Un rischio che, di certo, l'amministrazione non intende correre e per il quale è corsa subito ai ripari. Proprio a causa dell'urgenza dei lavori di messa in sicurezza del sito che, negli anni, ha accolto ”provvisoriamente” tonnellate di rifiuti, ha affidato i lavori alla ditta Inerti Adinolfi srl per un importo complessivo di circa novantottomila euro. La relazione dell'esperto è stata consegnata al dirigente responsabile del settore Ambiente, ingegner Gerardo Paraggio, il 24 gennaio, ed il verbale di somma urgenza del dirigente è stato consegnato alla Giunta il 1° febbraio. La delibera è stata adottata dalla giunta il 1° marzo. Per reperire i fondi si è fatto ricorso ad economie di spesa degli anni precedenti, a residui di bilancio e, per circa 55mila euro, ad un impegno sul bilancio 2011. Ovviamente la cifra sarà sottoposta a revisione dopo l'ultimazione dei lavori. Resta da chiedersi come reagiranno le opposizioni ad una decisione che si è fatta attendere, nonostante l'urgenza, per oltre due mesi. E soprattutto se basterà la rimozione dei rifiuti oltre bordo per garantire la sicurezza del sito che, per troppi anni, è stato utilizzato anche dalle amministrazioni precedenti come una vera e propria discarica a cielo aperto. I lavori di bonifica per questo sito, come per decine di altri presenti in Campania, non sono mai stati realizzati a dovere, dove sono almeno iniziati. Tonnellate di rifiuti sversati senza la necessaria impermeabilizzazione dei terreni, oppure non ricoperti che marginalmente, spesso con materiali non idonei a ripristinare lo stato primitivo dei luoghi. Senza contare che molte di queste discariche furono costruite in tutta fretta senza tener conto della vicinanza di falde acquifere.