L’Arpac: scavi a 150 metri per garantire la sicurezza

28 maggio 2008
Fonte: Il Mattino

«Troppo presto per trarre conclusioni»: Luciano Capobianco, direttore dell’agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac), rinvia il verdetto sulla possibilità di utilizzare come discarica la cava di Chiaiano. I rilievi termineranno tra una ventina di giorni. A Cupa del Cane avevate già fatto carotaggi in precedenza? «In quella cava no. Abbiamo cominciato a lavorare adesso» Che cosa sarebbe necessario per utilizzare il sito? «Gli elementi indispensabili per una buona discarica sono stabiliti dalla legge. Bisogna innanzitutto verificare la barriera geologica per evitare fenomeni di contaminazione e inquinamento del sottosuolo» La presenza della falda acquifera potrebbe creare problemi? «No, se viene creata una barriera geologica in grado di evitare l’inquinamento della falda che in questo caso sta a 150 metri di profondità». Perché ci vuole tanto tempo per completare le operazioni? «Perché bisogna trivellare fino a 150 metri per verificare le condizioni della falda». La presenza di abitazioni nei dintorni crea problemi? «Bisogna adottare misure idonee nella gestione della discarica. È necessario ricoprire i rifiuti sversati con il terreno dopo ogni ciclo di conferimento. Se tutto questo viene fatto è possibile ridurre gli odori. Spesso questi vengono generati dal percolato che va frequentemente sollevato e incanalato per finire nelle vasche di raccolta dove deve essere prelevato dagli autoespurghi». Molti sostengono che non conviene creare delle discariche nelle cave. È vero? «A Villaricca è stata già fatta una discarica in cava. Per realizzarla, però, è necessario prendere gli accorgimenti tecnici opportuni e stare molto attenti alla impermeabilizzazione». d.d.c

 

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