Casapesenna

Discarica di eternit, anziana denunciata

1 marzo 2011 - n.ros.
Fonte: Il Mattino Caserta

Ad un controllo superficiale, addirittura passeggiandoci sopra nessuno avrebbe detto che lì ci fosse stata una discarica di dimensioni considerevoli con sversamento del famigerato eternit (che contiene l’amianto), materiale di risulta dell’edilizia e copertoni di autovetture, oltre ai sempre presenti elettrodomestici di ogni tipo. Il proprietario o chi aveva organizzato, in precedenza, il servizio vi aveva riportato del terreno ed attualmente l’erba ricopriva il vaso appezzamento che custodiva una vera e propria montagna di rifiuti, soprattutto di quelli pericolosi. A fine operazioni si accerterà che si è di fronte ad un tappeto di rifiuti speciali alto un metro che si spande per tutta l’area, ammontante a poco meno di diecimila metri quadrati. Una quantità da capogiro. A scoprire questa vera e propria bomba ecologica, a ridosso dei centri abitati di San Cipriano d’Aversa e Casapesenna, in una strada interpoderale, nota come via Santa Maria del Carmine, a seguito di controlli disposti dalla compagnia carabinieri di Casal di Principe volti a contrastare i reati ambientali, i militari della stazione di San Cipriano d’Aversa. Discarica, si diceva, difficile da rilevare, tant’è che i militari dell’Arma sono giunti alla sua individuazione grazie ad alcune segnalazioni giunte all’Arpac (Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania). Ed è stato proprio grazie al personale dell’Agenzia che è stato possibile accertare la presenza di rifiuti, non solo abbandonati, ma compattati sull’intera superficie del terreno, composti da materiali di risulta edile, eternit, copertoni di autovetture, elettrodomestici dismessi, fatto in maniera professionale. Tanto che i carabinieri e i tecnici ipotizzano che l’attività di deposito dei rifiuti sull’area sia avvenuta in maniera sistematica e, non è escluso, anche retribuita. I carabinieri, agli ordini del capitano Andrea Corinaldesi, escludono, però, che a mettere in atto l’ipotetica attività illecita possa essere stata la proprietaria dell’appezzamento che è una anziana pensionata di 82 anni, nei cui confronti, pero, è scattata la denunzia poiché si è resa responsabile di deposito incontrollato di rifiuti ed attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Le indagini, comunque, continuano per verificare gli eventuali effettivi gestori dell’attività. Intanto, l’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario e nei prossimi giorni i tecnici dell’Arpac effettueranno operazioni di carotaggio per accertare la presenza di eventuali infiltrazioni di percolato nella falda acquifera, prima di dare inizio alle operazioni di bonifica.

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