Otto comuni insieme: interventi su pulizia e rilancio d’immagine

Litorale domizio, patto per la bonifica

A ministero e regione chiesti sgravi fiscali
"Puntiamo allo sviluppo"
1 marzo 2011 - Elisabetta Froncillo
Fonte: Il Mattino

Pozzuoli. Dopo i dati rincuoranti dell’Arpac che dopo anni annunciano la balneabilità della costa domizio-flegrea, arriva l’approvazione del protocollo d'intesa tra i comuni di Castelvolturno, Bacoli, Cellole, Giugliano, Mondragone, Monte di Procida, Sessa Aurunca e Pozzuoli per la promozione, riqualificazione e bonifica del litorale. Un processo nato nove mesi fa: era il 4 giugno del 2010 quando, presso la sala consiliare del comune di Castelvolturno, si tenne una riunione fra i rappresentanti dei comuni dell’area costiera. Otto comuni intorno a un solo tavolo per attivare una serie di iniziative finalizzate a sostenere l’economia turistica locale. Un piano in sei mosse per rilanciare l’intero litorale e riqualificare, e bonificare, gli oltre 60 chilometri di costa a cavallo tra Napoli e Caserta dove risiedono circa 400mila abitanti. Sono numerosi i fenomeni di inquinamento che condizionano pesantemente la costa che congiunge la Campania con il Lazio. Dai rifiuti agli scarichi abusivi, ai depuratori di Cuma e dei Regi Lagni non funzionanti, che hanno messo in ginocchio l’intero settore turistico balneare. C’è bisogno innanzitutto di una politica comune sulla bonifica delle foci dei fiumi e dei canali che scaricano spesso acque inquinate direttamente in mare. Un’operazione che potrebbe essere intrapresa soltanto con avallo del ministro dell’Ambiente, e un intervento diretto che ponga rimedio ai danni ambientali avvenuti negli anni. È stato richiesto poi l’inserimento del litorale nell’elenco delle aree disagiate per fruire delle agevolazioni previste per consentire la ripresa economica e occupazionale mediante esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) per 14 anni. Gli aiuti sono chiesti anche alla Regione Campania: è stata sottoscritta infatti dagli amministratori dei Comuni la richiesta di erogazione dei contributi in regime «de minimis», prevedendo sgravi contributivi per gli oneri previdenziali sostenuti a favore delle imprese presenti lungo il litorale domitiano-flegreo, che dovranno impiegare personale Lsu. Inoltre, così come è previsto da una recente legge regionale, viene ipotizzata la possibilità di svolgere le attività imprenditoriali per tutta la durata dell’anno, attraverso la formazione, l’aggiornamento e la riqualificazione professionale del personale esistente, creando anche nuove forme di lavoro, con l’apertura degli stabilimenti anche d’inverno. Un aiuto speciale è stato richiesto nei confronti delle imprese turistico ricettive, con la riduzione dei canoni demaniali marittimi del 50%, per la presenza di eventi considerati «dannosi e di eccezionale gravità» quali quelli legati all’emergenza depuratori. E infine è stato deciso di promuovere il territorio «attraverso un piano di comunicazione che dia un’immagine del territorio positiva, propositiva e adeguata alle reali potenzialità dell’intera area».

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