Patto per la differenziata progetto da 96 milioni
Obiettivo quota 65. Questa la percentuale di differenziata che entro il 2015 la Provincia intende raggiungere. E per farlo, ieri ha siglato un nuovo accordo con il Conai, condividendo un piano molto particolareggiato che ripartisce il territorio in cinque ambiti e assegna quote d’investimento, tempi d’attuazione e target operativi. Un piano che muove, secondo i primi calcoli, un investimento annuo di 96 milioni di euro per imprimere un forte impulso alla raccolta differenziata e, conseguentemente, all’avvio a recupero e riciclo di tutte le tipologie di rifiuti urbani (frazione organica, rifiuti di imballaggio, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ingombranti) nei 104 comuni del territorio.
Primo in Italia, ma esportabile anche in altre realtà, il progetto risponde alle nuove disposizioni di legge che vedono le amministrazioni provinciali responsabili della gestione dei rifiuti. Nell’ambito di questa nuova responsabilità rientra l’obbligo di dotarsi di piani operativi che permettano di subentrare, in nome e per conto dei comuni, nella gestione dei servizi di raccolta differenziata da gennaio 2012. Il piano prevede che, a regime, su una stima totale di 433 mila tonnellate di rifiuti prodotti, ne saranno raccolti in modo differenziato 284 mila: si mira a passare, dunque, dall’attuale 20-25 per cento di raccolta differenziata (dato medio della provincia) al 50 per cento (dato medio conservativo previsto nel Piano provinciale) fino al 65 per cento entro i prossimi quattro anni, dove la frazione organica rappresenterà il 32,4% del totale.
Ciò significherà anche che la percentuale dei rifiuti conferiti in discarica potrà essere drasticamente ridotta. Il servizio di raccolta differenziata che verrà implementato, sia per utenze domestiche sia per altri tipi di utenze, è fondamentalmente quello del «porta a porta», con l’eccezione dei rifiuti ingombranti, e di quelli da apparecchiature elettriche ed elettroniche (per i quali è prevista la prenotazione del ritiro attraverso numero verde) e dei farmaci (per i quali si utilizzeranno contenitori dedicati). Per i rifiuti di imballaggio è stata identificata la modalità di raccolta «monomateriale», cioè senza la presenza di altri materiali, per la carta e per il vetro,
e la raccolta del «multimateriale leggero» (plastica, acciaio e alluminio), secondo un modello di raccolta ideale in termini di ottimizzazione dei costi e dei risultati di riciclo. Entro aprile la pubblicazione dei primi bandi di gara per gli appalti. «Un ulteriore passo avanti - dichiara il presidente della Provincia Domenico Zinzi - verso una gestione finalmente ordinaria della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, che consenta di uscire da una crisi che perseguita la nostra Provincia da troppi anni. L’obiettivo è quello di dotarsi di criteri di gestione e di tecnologie impiantistiche che siano all’avanguardia». Ma il piano è considerato ancora insufficiente dal presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe che accusa la Provincia «di non aver fatto partire l’attività di 300 guardie ambientali opportunamente formate per lavorare sul territorio e di essere ancora in ritardo sulla dotazione impiantistica. Insomma - conclude - siamo ben lontani dagli impegni assunti in campagna elettorale».