Barricate con i rifiuti, una notte di passione
L’ira scatta puntuale dopo il tramonto. Di giorno, la Maddaloni delle istituzioni tenta disperatamente di rimuovere le decine di tonnellate di rifiuti giacenti in strada. Di notte, come è accaduto tra lunedì e martedì e si è ripetuto ieri sera a più riprese a partire dalle 21 anche in via Napoli, via Roma e via Starza, va in scena la guerriglia. L’esasperazione, ormai contagiosa, non risparmia né il centro né le periferie martoriate. Diventa di moda organizzare raid notturni, a colpi di cassonetti rovesciati e un mare di sacchetti riversati in strada. Anche perché il controllo del territorio è scarso in un comune che ha rinunciato ai servizi di pattugliamento dei vigili urbani a partire dalle 17. «L’esercito - chiarisce il comandante Schiavone - che ha rimosso la spazzatura rovesciata su viale Europa, via Serao e via Cancello nel weekend, non avrà più l’ausilio dei vigili urbani». I militari, chiamatati spesso a rimuovere le barricate, devono da ora in poi cavarsela da soli. I dipendenti del Consorzio Jacta si servono delle guardie ecologiche dell’Unione dei Comuni per dirigere il traffico durante le fasi di rimozione. A Maddaloni sabato notte, l’ennesima rabbiosa sollevazione di popolo, in via Vallone nei pressi del distretto sanitario 26-27: sulla carreggiata sono stati riversati quintali di spazzatura, nella zona costantemente accumulata e mai rimossa. In tilt il traffico notturno tra il secondo tratto di via Caudina e via Ponte Carolino. Nemmeno ventiquattro ore e sono stati rimossi, con la forza delle sole braccia, quintali di spazzatura accumulati in via Cancello, dove nel secondo tratto si circola da giorni a senso unico alternato per i cumuli a bordo carreggiata. In un crescendo irresistibile, tra lunedì e martedì, i raid si sono moltiplicati. Una barriera è stata eretta in via Libertà (all’altezza del cavalcaferrovia) interrompendo così il traffico interno. Cassonetti di traverso anche nel secondo tratto di via Appia: per tutta la mattina è rimasta ferma la circolazione tra Maddaloni e San Nicola La Strada. Rifiuti spalmati sul selciato anche in via Serao e via Napoli. Complicato l’avvio della fiera settimanale. Per tutti è stato un risveglio amarissimo: bloccata la circolazione veicolare in più punti. Ma l’esasperazione non ha argini: in via Montella (area antistante l’ingresso della clinica San Michele), c’è insofferenza per i sacchetti di rifiuti che hanno raggiunto i due metri di altezza. Davanti al presidio ospedaliero, invece, lo stoccaggio è stato spostato sul lato opposto dell’ingresso. In via Campolongo, via Serao e via Napoli, i cumuli di rifiuti hanno imposto la circolazione a senso unico alternato. «Si può tentare di capire l’emergenza - dice Felice Fusco - ma non sono più tollerabili i privilegi sanitari riservati solo a quelli che abitano nel centro urbano. Tanto che il perimetro del distretto sanitario, in via Caudina, è stato trasformato in una discarica frequentata soprattutto dai non residenti. È scontato il ricorso sistematico alla rivolta se si alimenta una mega-discarica a pochi metri degli ambulatori dell’Asl Ce1 e dalle civili abitazioni». Appena un mese fa, l’ennesimo scarico di quintali di spazzatura in strada è andato in scena in via Starzalunga. Isolata la caserma Magroni: allora, per consentire la libera circolazione degli automezzi militari sono intervenuti i carabinieri. «La sensazione - dice Antonio Cuomo del comitato per la vivibilità a Maddaloni - è che la situazione stia sfuggendo di mano. Non basta più la rimozione straordinaria, senza una forte disinfestazione del percolato incollato per settimane all’asfalto». Per questo motivo, è stata ritardata l’apertura delle scuole. «Non si comprende - aggiunge Cuomo - perché la disinfestazione non venga sistematicamente fatta invece ogni qualvolta si liberano aree dove l’accumulo è durato settimane».