«IrpiniAmbiente», no della Cgil «Le assunzioni sono illegittime»
Forti critiche agli altri sindacati
L’accordo è a un passo, ma le tensioni e i contrasti tra «IrpiniAmbiente» e le organizzazioni di categoria non accennano a diminuire. Superate le divergenze che impedivano il raggiungimento di un’ipotesi di intesa, resta il nodo della posizione assunta dalla Cgil funzione pubblica. Il responsabile Giuseppe Borriello spiega, attraverso una nota, le ragioni che lo hanno indotto - come anticipato ieri dal «Mattino» - a non sottoscrivere la bozza di accordo e ad abbandonare il tavolo della trattativa. «I motivi - evidenzia - sono legati innanzitutto alla modalità di assunzione del personale, realizzata in maniera illegittima rispetto a quanto previsto dall’articolo 6 dei contratti di lavoro del settore. Viene prospettato, infatti, non un passaggio del personale dalle attuali strutture al nuovo soggetto, ma una assunzione ex novo, che determina il rischio di non garantire diritti normativi, economici e di crediti maturati, tra i quali salario accessorio, il Tfr e le quote legate alla previdenza complementare». La rabbia dell’organizzazione sindacale è scaturita, soprattutto, dall’impossibilità di «motivare il dissenso con una dichiarazione a verbale», richiesta respinta dai vertici della società, che Borriello non esita a definire «di atteggiamento arrogante». Il rappresentante della Cgil Fp ha pure criticato «l’incomprensibile accondiscendenza delle altre organizzazioni di categoria», comportamento che ha minato l’unità sindacale. Un rapporto che si punta a rinsaldare - attraverso il lavoro che le varie diplomazie hanno prontamente avviato - prima dell’assemblea di questo pomeriggio, attraverso la richiesta unitaria di inserimento - nell’ipotesi di accordo - di una norma che possa garantire i lavoratori rispetto ai rischi paventati dalla Cgil Fp. Diversamente, il sindacato di via Padre Paolo Manna chiederà di votare negativamente la bozza di intesa. Una presa di posizione che non vuole essere, però, un intralcio alla nuova fase di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. «Non si tratta - dice, infatti, Borriello - di creare ostacoli all’avvio delle attività della nuova società, ma di definire con esattezza elementi di tutela dei lavoratori. Su questa posizione, la Cgil e la Funzione Pubblica Cgil si confronteranno con i dipendenti dei Cosmari e delle rispettive articolazioni, ben sapendo che il primo obiettivo è la definitiva e concreta attivazione della piena funzionalità di «Irpiniambiente». Dovesse trovare il consenso dei lavoratori, la bozza tornerebbe sul tavolo delle trattative per la definizione degli ultimi dettagli e la firma delle parti, che segnerebbe, dopo mesi di contrasti e tensioni, la serenità nei rapporti con «IrpiniAmbiente» e l’auspicata svolta nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino.