Blocco della raccolta, città in tilt

Teppisti scaricano sacchetti davanti all'abitazione del sindaco Tartaglione
21 febbraio 2011 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino Caserta

Marcianise. A cinque giorni dal blocco della raccolta la città ripiomba nell’emergenza rifiuti. I sacchetti con i vari materiali della differenziata (a Marcianise si effettua il sistema porta a porta) si stanno accumulando all’esterno dei condomini e per le strade. Una situazione scaturita dalla protesta dei 73 operatori nei confronti della società, la Ecosystem 2000, che dal 15 dicembre scorso gestisce il servizio, a causa del ritardo nel pagamento degli stipendi e che se sarà ancora procrastinata rischia di creare seri problemi sotto il profilo ambientale e sanitario. Una discussione che sta facendo crescere le tensioni tra la parti, che si accusano a vicenda di comportamenti scorretti. Come il tentativo, da parte della ditta, di utilizzare lavoratori provenienti da fuori per la raccolta che sarebbero stati subito bloccati dai dipendenti in rivolta. O come gli atti di dissenso, sfociati in teppismo, che si sono verificati nella notte tra venerdì e sabato, quando ignoti hanno accumulato decine di sacchetti di rifiuti in via San Giovanni Bosco e via Verdi, in prossimità dell’abitazioni del dirigente dell’ufficio ambiente del Comune, Giuseppe Sagliano, e del sindaco Antonio Tartaglione. Episodi segnalati dalla polizia municipale, intervenuta sul posto, che in breve tempo ha provveduto anche a far rimuovere i cumuli, che bloccavano la circolazione stradale, dagli operatori. Intanto, oggi dovrebbe scadere l’ultimatum del primo cittadino che venerdì scorso aveva intimato alla società di «provvedere ad horas ad effettuare la raccolta dei rifiuti giacenti sulle strade cittadine ed a svolgere regolarmente il servizio» minacciando, in caso di inottemperanza, ad avviare la procedura per la rescissione del contratto. Gli stessi lavoratori, ieri, hanno ribadito la loro ferma intenzione di non riprendere la raccolta fino a quando non riceveranno garanzie concrete sul regolare pagamento degli stipendi, ma chiedono anche all’amministrazione comunale di provvedere ad un nuovo affidamento dell’appalto ad un’azienda capace di gestire il servizio. A pagare le conseguenze della crisi, intanto, sono i cittadini che, ironia della sorte, in questi giorni stanno ricevendo le salatissime bollette per il pagamento della Tarsu, quasi raddoppiate rispetto all’anno scorso. E tanti di loro si interrogano come mai debbano pagare tanto in cambio di un servizio a singhiozzo ed assolutamente inefficiente.

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