Nocera Superiore Le indagini si indirizzano su una pista che lascia stupiti

Discarica abusiva, è giallo sui rifiuti illegali

La ditta che sta realizzando il terrapieno per la variante è la stessa del crollo di Siano
20 febbraio 2011 - Giovanna Fasanino
Fonte: Il Mattino

Nocera Superiore. Saranno gli accertamenti scientifici sui materiali sequestrati a chiarire la provenienza dei rifiuti «impastati» con il terreno di una discarica abusiva sequestrata a Nocera Superiore in località Starza. Il «sospetto» è che il materiale di risulta di una costruzione in cemento (pilastri) individuati nell'area, potrebbero provenire da un cantiere dell'Agro in cui è stato necessario effettuare uan demolizione per poi ricostruire. Non sarebbe un caso che la ditta operatrice in quella zona di Starza nell'ambito dei lavori di realizzaizone della variante alla Statale 18, sia la stessa che, nel comune di Siano, stava realizzando un garage interrato a due livelli: struttura collassata su se stessa e franata appena un mese fa. In quell'area, nel cuore della cittadina sianese, oggi, si sta lavorando per bonificare la zona, dunque rimuovendo i pilastri - pare realizzati con materiali scadenti - franati miseramente. Non sembra casuale che, a Nocera Superiore, dove la stessa ditta edile sta realizzando un terrapieno, abbiano fatto la loro comparsa questo particolare tipo di rifiuti, insieme a grandi elettrodomestici e pneumatici. L' operazione congiunta tra la guardia forestale della stazione di Cava de’Tirreni, i carabinieri della stazione di Nocera Superiore e la polizia locale, dunque, prosegue incessantemente, mentre restano i sigilli all'area agricola di oltre tremila metri quadri nella quale erano stati ammassati materiali edili di scarto, ma anche ferraglia, pneumatici e qualche elettrodomestico in disuso. Il terreno «impastato» di rifiuti, giunto da chissà dove, pare sia stato utilizzato per alzare il livello del manto di terreno agricolo adiacente la fascia di rispetto della costruenda variante. Fatto, questo, che potrebbe fare sorgere dubbi sulla stabilità della stessa struttura e dunque, determinare ulteriori accertamenti nei cantieri affidati anche in subappalto dalla ditta in questione. A margine, ma solo per ragioni di cronaca, il dato relativo all'ambiente: in una zona già interessata dalla presenza di uno dei depuratori per il disinquinamento del Sarno, adibito a stoccaggio di percolato proveniente da ogni dove, la scoperta di una vera e propria discarica abusiva rappresenta un duro colpo per i residenti della zona. Si tratta, per la maggior parte, di contadini: gli ultimi di Nocera Superiore, dopo la «valanga» degli espropri necessari per acquisire il terreno per la realizzazione del depuratore prima e della variante alla Statale 18, poi. Peccato, a questo punto, che siano rimaste senza risposte le proposte degli ambientalisti che già venti anni fa proposero di realizzare proprio alla Starza una zona adibita al recupero dei rifiuti: un progetto utile da sfruttare al meglio una zona ormai strappata per sempre alla sua naturale vocazione agricola e che avrebbe poutto evitare «incursioni» anche in altre zone della città. Dopo le proteste dei primi tempi i cittadini e gli industriali della Lamia di Nocera Superiore sembrano avere dimenticato un altro «eco deposito»: quello per lo stoccaggio dei fanghi dragati dagli affluenti del Sarno durante la bonifica, in pieno centro cittadino e a caro prezzo per le casse comunali che pagano un fitto ai proprietari delle aree utilizzate. Situazioni, queste, che mettono a dura prova la salute dei residenti di Nocera Superiore e anche delle zone limitrofe anche perchè questo tipo particolare di «scarti» non solo non esaurisce il suo carico potenzialmente dannoso in pochi anni, ma si estende anche territorialmente per parecchi chilometri interessando falde acquifere e in genere il sottosuolo.

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