Il «miracolo» del mare domizio non convince gli ambientalisti

Perplessi Verdi e gestori di lidi
"Dati Arpac favorevoli? strano, i depuratori non funzionano"
20 febbraio 2011 - Tonia Limatola
Fonte: Il Mattino

I dati dell’Arpac sulla ritrovata qualità del mare sul litorale domitio sanno di miracolo. E chiaramente gli scettici non mancano. «La notizia è senz’altro buona, ma visto che il risultato non è stato preceduto da interventi straordinari sui depuratori che potrebbero giustificarli, siamo perplessi», dice il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. E con lui anche molti cittadini che ieri commentavano la notizia con ironia. «Sarebbe il secondo miracolo sul mare», si diceva sul litorale. I dati positivi sembrano inspiegabili collegandoli con lo sversamento dei liquami sversati direttamente in mare nel 2009 e al più recente scandalo del percolato smaltito attraverso l’impianto di Cuma e i canali che finiscono proprio sul litorale domitio. Anche i gestori dei lidi non sembrano convinti che il trend sia veramente positivo, visto che proprio nella zona di Cuma le acque restano scure. E infatti i dati positivi premiano la zona del Casertano e l’area flegrea verso Pozzuoli, lasciando macchie nere proprio sul tratto in cui si trovano le foci di Lago Patria, specchio d’acqua inquinato, come stabiliscono i dati del ministero dell’Ambiente del 2009, da mercurio e diossine, e le condotte finali dell’impianto di Cuma. Davanti a quest’ultimo poche settimane fa gli ambientalisti si incatenarono all’ingresso proprio per chiederne il corretto funzionamento dopo anni di abbandono. Ora non resta che aspettare la controprova che arriverà con l’esito dei prossimi quattro prelievi, previsti ad aprile e maggio, che sono necessari per dichiarare balneabile il litorale. Intanto, si attende di concretizzare il progetto delle condotte sottomarine, promosso dal cartello ambientalista Costa dei sogni, per portare al largo i reflui trattati a Cuma. Nel frattempo, i rifiuti galleggiano in mare arrivano sulle spiagge. Forte la denuncia dell’associazione Freebacoli, che ha realizzato un dossier, con video e foto. Denuncia sostenuta anche dai Verdi.

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