Inquina e ruba energia: arrestato un allevatore
l'area sequestrata
Lotta senza soste all’inquinamento. L’ultimo blitz in ordine di tempo a San Felice a Cancello. I carabinieri della stazione di Santa Marua a Vico hanno eseguito un controllo in via Limite, a San Felice a Cancello, in collaborazione con il nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Caserta e con i tecnici dell’Enel. I militari hanno controllato un terreno e un’abitazione facenti capo ai fratelli Iadaresta, visto che sul terreno si potevano ben notare dalla strada dei rifiuti pericolosi sparsi sul suolo. Al termine delle attività, Pasquale Iadaresta, 54 anni, commerciante di San Felice a Cancello, è stato tratto in arresto per furto di energia elettrica. Inoltre, lo stesso arrestato e il fratello, assente al momento del controllo delle forze dell’ordine e dei tecnici, sono stati denunciati per violazioni alla normativa sullo stoccaggio e smaltimento dei rifiuti. Durante l’ispezione dello stabile ubicato nel terreno finito nel mirino dei carabinieri, esattamente sul pianerottolo esterno del primo piano, è stato rinvenuto, ben occultato all’interno di una nicchia dietro un armadio, un misuratore di energia elettrica con evidenti segni di alterazione, infatti vi era un allaccio abusivo alla rete elettrica a monte del contatore. Il personale dell’Enel è stato invitato a eseguire le dovute verifiche tecniche, all’esito delle quali si è potuto verificare che sul montante del misuratore, già staccato in precedenza per morosità, era collegato un cavo abusivo che alimentava in modo fraudolento l’impianto elettrico del fabbricato, in modo tale da non permettere la registrazione e fatturazione del consumo di energia elettrica dell’intero stabile, strutturato su ben quattro appartamenti. Pasquale Iadaresta, trovato sulla località del controllo e risultato responsabile del terreno e dello stabile, è stato dichiarato in arresto e trattenuto agli arresti domiciliari a casa propria, in attesa della celebrazione del processo con rito direttissimo presso il tribunale di Marcianise. Successivamente, il controllo è stato esteso al lotto di terreno agricolo, dove insisteva anche un allevamento di pollame. Sull’intera area erano depositati, direttamente sparsi sul nudo terreno e in modo incontrollato, vari rifiuti pericolosi come pneumatici fuori uso, rottami di ferro, traversine ferroviarie, imballaggi in plastica, filtri per olio motore, barattoli di vernici, bidoni con oli esausti, parti di autoveicoli e di motori, carcasse di animali, rifiuti ingombranti, vecchi televisori ed altro. Al termine del controllo, eseguito assieme al Noe, l’intera area è stata posta sotto sequestro e Pasquale Iadaresta è stato denunciato anche per il reato di gestione illecita e incontrollata di rifiuti ingombranti e speciali nella fase di stoccaggio e smaltimento, unitamente al fratello, assente al momento del controllo.