Le reazioni

Sodano: gli Stir sono importanti ma bisogna farli funzionare

18 febbraio 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«L’assessore Romano ha cambiato idea: era partito annunciando la riqualificazione degli impianti di trattamento dell’umido e la diminuzione di quelli di termovalorizzazione e ora propone un piano puntato sull’incenerimento»: Tommaso Sodano, ex presidente della commissione ambiente del Senato, autore con Nello Trocchia del libro ”La Peste”, commenta la bozza di piano inviata a Bruxelles dalla Regione. Ma gli stir, nati come Cdr, non hanno mai lavorato bene. Non è utile evitarli? «Assolutamente no. Quegli impianti non hanno mai funzionato perché nessuno ha voluto farli funzionare. Basterebbero alcune modifiche per rimetterli a posto». Nel complesso come le sembra il progetto? «Premessa la mia contrarietà all’incenerimento perché è possibile ottenere risultati migliori con il trattamento meccanico manuale e a freddo dei rifiuti, ritengo che in questa bozza ci siano delle incongruenze. La prima: con una differenziata al cinquanta per cento non sono necessari cinque inceneritori». E poi? «La seconda: la legge nazionale prevede il 65 per cento di differenziata al 2012. Perché noi fissiamo una percentuale diversa? La terza: non sono stabilite, come invece prevede l’Europa, tutte le tappe intermedie per arrivare all’apertura degli impianti. Non è chiaro nemmeno quando saranno pronti i siti di compostaggio». Ma è necessario riordinare il ciclo? «Certo. Ma non si vede perché siano stati escluse tutte quelle tecniche di lavorazione che invece l’Europa sta sperimentando. La verità è che questa è l’apologia dell’incenerimento. Il piano sembra scritto da Nerone».

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