Depurazione, i sindaci sanniti chiedono fondi

Nardone scrive a Caldoro: serve un piano operativo per evitare l'emergenza
17 febbraio 2011
Fonte: Il Mattino Benevento

San Giorgio del Sannio. Non bastava l'emergenza rifiuti a Napoli e Provincia, ora a martoriare i Comuni dell'intera Regione Campania se ne profila un'altra all'orizzonte: quella dei depuratori delle acque. Il grido di allarme parte da Giorgio Nardone, sindaco di San Giorgio del Sannio, con una missiva inviata a Stefano Caldoro, presidente della Giunta regionale della Campania, a Giovanni Romano, assessore regionale al Ciclo integrato delle acque, a Luca Colasanto, presidente della Commissione Consiliare regionale Ambiente, nonché ad Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento e ai sindaci dei Comuni sanniti superiori a 5000 abitanti. «Una recente indagine della Provincia - scrive Giorgio Nardone - ha fatto rilevare, cosa per altro già nota, che quasi la totalità dei Comuni non sono in regola con gli impianti di depurazione con la conseguenza di addossare alla responsabilità dei sindaci di tale stato di cose. Il problema sarebbe veramente di responsabilità se ci fossero messe a disposizione le risorse finanziarie speciali per costruire o per rendere funzionali gli impianti di depurazione. Ma non è così. È a conoscenza di tutti - aggiunge il sindaco Nardone - che il patto di stabilità impone restrizioni molto significative sulle spese per investimenti oltre all'assoluta difficoltà ad assumere mutui di qualsiasi genere per la mancata copertura finanziaria da parte della Regione. Si aggiunga il taglio dell'Ici e dei trasferimenti statali che si aggirano sul 60% con la conseguenza della impossibilità di assumere mutui con oneri a totale carico del Comune». «Ad aggravare la situazione - riprende il sindaco Nardone - vi è stata la sentenza della Corte Costituzionale n. 335 che ha indotto i Comuni a restituire tutte le somme introitate per la costruzione degli impianti di depurazione. In conclusione, i Comuni sono stati costretti a non iniziare o quanto meno a interrompere le procedure per la sistemazione o costruzione del depuratore per mancanza assoluta di disponibilità economiche. Chiedo al presidente della Giunta Regionale della Campania e al presidente della Commissione Consiliare Ambiente di approvare, con priorità assoluta, un piano di risanamento ambientale di tutti i depuratori e di stanziare risorse solo e soltanto per tale problema, Ai colleghi sindaci chiedo di voler appoggiare tale iniziativa con proprie proposte da rimettere alla Regione». La questione depurazione è come una spada di Damocle che pende sulla testa dei sindaci, delle amministrazioni comunali e delle comunità locali. Si ricorderà, infatti, che proprio in provincia di Benevento oltre il 50% dei sindaci risulta indagato per disastro ambientale per l'inquinamento dei fiumi.

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