Scarichi killer, Agnena in agonia
Timori anche per il savone
Mondragone. Depuratore insufficiente, rete fognaria off limits e scarichi abusivi a valanga: il canale Agnena, dislocato al confine tra Mondragone, Cancello Arnone e Carinola, non gode di buona salute. La “fotografia” è di un gruppo di pescatori amatoriali, che quotidianamente frequentano la zona e che hanno deciso di alzare la voce, preparando un dossier, che a giorni finirà direttamente sulla scrivania del sindaco Achille Cennami. «Fino a qualche anno fa - dicono i pescatori - ogni giorno si pescavano vongole veraci, oggi non si riescono a gettare nemmeno le reti, in quanto la sporcizia invade il fiumiciattolo e ostruisce il defluire delle acque nel mare». Nulla di nuovo. Situazione a rischio già c’era e si conosceva, ma nessuno, in questi anni, è intervenuto per sanarla. Ora, a pochi mesi dall’avvio della stagione estiva 2011 (che grazie ai nuovi dati dell’Arpac, inerenti la balneabilità delle acque del mare del litorale domizio, pubblicati sul Burc della Regione Campania a metà gennaio, fa tirare un sospiro di sollievo a operatori balneari e residenti) tocca correre ai ripari. Anche se correre non sembra il verbo più appropriato, visto che controlli e verifiche sembrano andare di pari passo con i ritmi lenti della burocrazia. Il nodo è, quindi, capire l’origine, sia per quel che riguarda la causa sia per individuare il punto esatto dove vengono effettuati sversamenti abusivi di qualsiasi tipo. È quello che sta cercando di capire il gruppo di pescatori amatoriali, sostenuti pienamente anche dalla sezione cittadina di Legambiente, guidata da Mimmo Morrone che, armati di telecamera e macchina fotografica digitale, hanno provato a risalire il canale. «Sono mesi, oramai, - spiegano - che abbiamo chiesto alle autorità competenti dislocate sul territorio, e in primis all’amministrazione comunale, di prendere a cuore la vicenda. Purtroppo, l’Agnena sta diventando un lago ed è completamente impossibile per le sue acque, sfociare nel mare aperto. Ci sono alcuni tratti, - rincarano i pescatori - che sono completamente inaccessibili e ostruiti. Il nostro appello è rivolto a quanti hanno il dovere di trovare una soluzione, soprattutto per il bene dell’intera comunità». A gettare acqua sul fuoco, ci pensa l’assessore alle politiche ambientali del Comune di Mondragone, Mario Fusco, il quale si dice pronto ad approfondire la questione, proponendo persino l’installazione di telecamere di videosorveglianza, che possano catturare le immagini di chi si diverte ad inquinare a scaricare illegalmente nel canale. «La situazione è davvero allarmante - dichiara ancora Fusco - che più di una volta negli ultimi anni, si è fatto promotore di iniziative per la tutela e la salvaguardia dell’Agnena e di altri siti a rischio presenti sul territorio mondragonese - ma è altrettanto evidente che dove si lavora sul fronte delle fognature e della depurazione, i risultati si vedono. In primis, chiederò all’Arpac di Caserta, di effettuare controlli straordinari nei punti indicati dai pescatori, per garantire la sicurezza di tutti, poi proporrò direttamente al sindaco Cennami – continua l’assessore Fusco - di mettere in cantiere l’installazione di un servizio sofisticato di videosorveglianza, affinché possano essere incastrati coloro che scaricano abusivamente nell’Agnena, cose di qualsiasi genere. Mi auguro, - conclude - che tutto quello che è stato rilevato dai pescatori, non venga frainteso dai cittadini. Le acque del mare del litorale domizio e quindi anche di Mondragone sono pulite. Quest’anno, per fortuna, l’intera costa è balneabile».